L’ex grillino deluso cerca l’exploit 

Paolo Castelli, nonostante una passione viscerale per la politica, voleva smettere, complice il limite dei due mandati imposti da M5S a tutti gli eletti. Poi si è sentito tradito dal Movimento e...



Paolo Castelli, nonostante una passione viscerale per la politica, voleva smettere, complice il limite dei due mandati imposti da M5S a tutti gli eletti. Poi si è sentito tradito dal Movimento e dalle sue scelte. «La scelta di non andare al voto e di allearsi col Pd per me è stata come una pugnalata. La realtà è che dopo la gestione Casaleggio, che ammiravo, il Movimento si è perso. Definitivamente».

Castelli non si sente di destra o sinistra. Per lui a fare la differenza sono i progetti, che devono essere a vantaggio della comunità.

«Io continuo a non avere colorazioni politiche. Ho dato l’appoggio al sindaco Christian Bianchi. La fiducia è personale. Non sto col centrodestra o col centrosinistra».

C’è chi sostiene che abbia le carte in regola, qualora facesse un buon risultato, per entrare in giunta.

«Vedremo come andrà e poi capiremo. Al momento non è certo quella la priorità».













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