L’emergenza

Laives, alla «Domus Meridiana» 19 posti letto vuoti su 64

La struttura per anziani in sofferenza per colpa della mancanza di personale. Il dibattito in consiglio comunale: «Il patentino di bilinguismo è un ostacolo nel settore pubblico»



LAIVES. Il prossimo anno scade la convenzione fra il Comune di Laives e la Comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina per la gestione della casa di lungodegenza “Domus Meridiana”, che ha sede in via Sottomonte a Laives.

Lo ha specificato il sindaco Christian Bianchi durante l’ultima riunione del consiglio comunale, accennando ai grossi problemi dovuti alla carenza di personale che coinvolgono le strutture di tutta la provincia che ospitano gli anziani, in primis le case di riposo, e che non risparmiano la casa di lungodegenza di Laives.

«Anche alla Domus meridiana – ha detto Bianchi in consiglio comunale – dai dati che abbiamo a disposizione, sono diversi i posti letto vuoti perché non c’è abbastanza personale a disposizione per occupare tutti i 64 nominali di cui dispone la struttura».

Allo stato attuale si contano 19 posti letto vuoti. «Un problema molto grave, che il prima possibile la Provincia dovrà affrontare - ha proseguito il sindaco -. Il fatto è che nella nostra provincia, per lavorare nelle strutture pubbliche, oltre alle specializzazioni e alle competenze, occorre avere anche l’attestato di bilinguismo, cosa che non è obbligatoria invece nelle strutture private. Queste ultime inoltre possono fare concorrenza a quelle pubbliche anche sul piano dei riconoscimenti economici ai propri dipendenti e questo favorisce la “fuga” verso il settore privato dell’assistenza agli anziani. Il prossimo anno scade la convenzione che riguarda la casa di lungodegenza Domus Meridiana e bisognerà valutare a quel punto che cosa sia opportuno fare per cercare di risolvere questo scoglio che crea enormi disagi alle comunità».

Sara Endrizzi, consigliera comunale (Pd) ha ricordato che, in passato, vi era stata l’ipotesi di affidare la gestione della Domus Meridiana ad una Apsp (associazione per i servizi alla persona) che rappresenterebbe una sorta di privatizzazione, ma che all’epoca vi era stata in consiglio comunale, anche da parte dell’allora opposizione, una “levata di scudi” contro questa ipotesi, che quindi era stata lasciata cadere.

La Domus meridiana era stata costruita dal Comune di Laives, che poi aveva deciso di affidarne la gestione alla Comunità comprensoriale di appartenenza ovvero, la Comunità Oltradige-Bassa Atesina – essendo realisticamente impossibile gestirla direttamente come Comune data la complessità della cosa. La richiesta da parte delle persone di potervi accedere è sempre stata notevole negli anni, ma si scontra adesso con la difficoltà anche qui di trovare personale disponibile. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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