il caso

Laives, Lav critica sull’intervento del guardiacaccia per le volpe ferita: chiarire le sue responsabilità

"E' inaccettabile che un animale ferito sia ucciso così barbaramente! Se anche non avesse avuto alcuna possibilità di recupero, cosa che solo un veterinario avrebbe potuto certificare, si sarebbe dovuto procedere con la soppressione con eutanasia” dicono gli animalisti



LAIVES. La Lav interviene su un video pubblicato su Facebookdal deputata leghista Filippo Maturi che "racconta un fatto di una crudeltà allucinante accaduto nel pomeriggio del 3 settembre sulla strada che da Laives porta a Bolzano, sul cui bordo staziona una volpe ferita alle zampe posteriori", così gli animalisti.

"Nonostante numerose persone - prosegue la nota - si siano subito mobilitate per il recupero dell'animale, l'unico ad intervenire è un guardiacaccia che, come visibile chiaramente nel video, molto probabilmente la uccide schiacciandola a terra con il suo peso, procurandole un'agonia durata lunghissimi minuti".

"E' inaccettabile che un animale ferito sia ucciso così barbaramente! Se anche non avesse avuto alcuna possibilità di recupero, cosa che solo un veterinario avrebbe potuto certificare, si sarebbe dovuto procedere con la soppressione eutanasica.

D'altro canto, è proprio una legge della Provincia di Bolzano che prevede che "Sul destino dei mammiferi selvatici trovati ammalati o feriti dispone il gestore del relativo comprensorio" cioè gli stessi cacciatori, come se fossero dei veterinari. Il nostro ufficio legale è già al lavoro, sta preparando la denuncia contro il responsabile di un tale efferato e crudele delitto, perché sia chiamato a giustificare le sue azioni davanti a un giudice.

Chiameremo alle sue responsabilità anche la Provincia di Bolzano, non è tollerabile che i cacciatori possano sostituirsi a un veterinario decidendo del destino di animali rinvenuti feriti, come accaduto nel caso della volpe uccisa dal guardiacaccia", conclude Lav. 













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