Laives. La palazzina servizi in zona Graf Toggenburg a Pineta ancora non è stata aperta e già arrivano le critiche. In questo caso, dal consigliere di maggioranza Bruno Borin (Uniti per Laives).

«Pur riconoscendo una generica qualità estetica – scrive Borin – noto con disappunto come importanti aspetti realizzativi siano stati trascurati nella progettazione della struttura. Rileviamo ad esempio l’insufficienza di spazio e del numero di docce negli spogliatoi riservati al tennis nel caso di tornei di doppio. Le scelte cromatiche negli interni non tengono conto della scarsa riflettanza delle tonalità scure scelte per le pareti, inducendo conseguentemente al costante utilizzo di luce artificiale. Ma il capitolo più dolente è legato alle scelte progettuali afferenti l’ambito energetico: il raffrescamento è ottenuto da un generatore separato da quello termico, che funziona a gas metano. Non è certamente quest’ultimo il sistema più indicato, perché un unico generatore in pompa di calore avrebbe permesso di gestire riscaldamento e raffrescamento con un unico componente. La scelta architettonica della copertura inoltre non favorisce l’istallazione di impianti fotovoltaici (obbligatori nell’edilizia privata), che avrebbero consentito l’autosufficienza sia per le utenze elettriche sia per la climatizzazione. Ci troviamo di fronte a una struttura nuova che per alcuni aspetti è già obsoleta, a dimostrare per l’ennesima volta che la gestione dei lavori pubblici durante la passata amministrazione comunale non ha prodotto i migliori risultati». B.C.