Laives. Dopo che il dottor Roberto Tata è andato in pensione, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria di base a Pineta sono sorti problemi, disagi che si sono amplificati, purtroppo, con l’arrivo della pandemia e con la necessità di adottare rigorose misure di sicurezza ovunque, anche negli ambulatori.

Quello di Pineta si trova in alcuni locali alla base della nuova scuola elementare “Collodi”, raggiungibile dal parcheggio nel centro di Pineta. Del disagio si è fatto portavoce il comitato civico di Pineta. Franco Magagna, uno dei componenti storici del comitato, ha scritto una missiva al sindaco di Laives e all’assessora Claudia Furlani, cui competono sociale e sanità, per far presente questo problema.

«Mi hanno chiamato più persone anziane – ha scritto Franco Magagna – che chiedono venga ripreso il servizio medico a Pineta, servizio interrotto dopo il pensionamento del dottor Tata. Non è un capriccio, è veramente una necessità per molti. Ho interpellato il dottor Nicola Sabbah, un giovane medico da poco attivo a Laives, molto disponibile e comprensivo sul tema, e lui mi ha fatto presente principalmente il problema dell’igiene del locale adibito ad ambulatorio, problema però superabile con visite solo su appuntamento. La sua disponibilità c’è, quindi: serve un’accelerata alla procedura da parte dell’amministrazione comunale».

Letta la lettera, sindaco e assessora hanno contattato il dottor Sabbah e da questo mese verrà ripristinato il servizio ambulatoriale da parte dei medici a Pineta. «Il dottore ci ha spiegato che il servizio era stato interrotto a causa di problemi organizzativi legati al Covid-19, che hanno costretto tutti gli operatori sanitari a un superlavoro – spiegano Bianchi e Furlani – ma da questo mese il servizio medico riprenderà regolarmente, sia pure su appuntamento. All’ambulatorio di Pineta normalmente fanno riferimento la dottoressa Valentina Berti (il giovedì dalle 8.30 alle 10.30) e i dottori Nicola Sabbah (il mercoledì 17.15-18.15) e Massimiliano Morano (17-17.30).

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