Laives. Da qualche mese, l’assessore Luca Dallago, cui compete l’arredo urbano, sta valutando alcune soluzioni per una mobilità sostenibile. «Con questo termine – spiega Dallago – non intendo non il giro in bicicletta durante il tempo libero, bensì un’integrazione ad esempio fra bicicletta e treno. Premessa necessaria per sviluppare questa idea è avere innanzitutto spazi dove poter lasciare le biciclette al sicuro, anche accanto alla stazione ferroviaria. L’idea sarebbe quella di allestire box chiusi ai quali l’utente possa accedere mediante una tessera magnetica. Potrebbero essere box con una ventina di posti, dieci a livello del terreno e dieci sopra per risparmiare spazio. Di questi box per il ricovero delle biciclette sarebbe poi opportuno montarne qualcuno anche nel centro abitato, perché non bastano le rastrelliere tradizionali a incentivare l’uso della bici al posto dell’auto. Ho avuto occasione di vedere la soluzione adottata dal Comune di Merano presso la sua stazione ferroviaria e direi che si tratta di una soluzione interessante».

Anche per l’assessore Dallago insomma uno dei problemi principali da risolvere se si vuole convincere sempre più persone – in particolare lavoratori pendolari – a optare per la bicicletta quando vanno a lavorare a Bolzano è quello della sicurezza che al ritorno la bicicletta sia ancora al suo posto. Il timore infatti è che qualcuno possa rubarla o danneggiarla durante le ore di sosta alla stazione ferroviaria: in questo senso, un box chiuso, accessibile solo con tessera magnetica o con una sistema personalizzato, potrebbe essere effettivamente la soluzione. «Non è pensabile che il Comune metta qualcuno a controllare l’area delle biciclette. Al massimo può farlo la polizia locale, ma solo periodicamente. Un sistema di apertura e chiusura con scheda magnetica invece a mio avviso sarebbe la soluzione migliore».

Un esempio di queste soluzioni si può vedere nel parcheggio accanto all’ingresso sud del cimitero di Oltrisarco. Lì il Comune di Bolzano ha fatto realizzare uno spazio chiuso per posteggiare le biciclette, uno spazio che si trova immediatamente alle spalle della fermata degli autobus, scelta opportuna per favorire l’intermodalità fra bici, autobus e automobili private, anche di diversi cittadini di Laives che lavorano a Bolzano.