Il rapporto

Meno auto, più elettrodomestici, televisori e pc: la spesa degli altoatesini durante la pandemia

L’Osservatorio Findomestic: cala la spesa per i beni durevoli, ma vola l’elettronica spinta da smartworking e Dad



BOLZANO. Meno auto, molte meno. Male i mobili. Più elettrodomestici, più tecnologia spinta dallo smartworking e dalla didattica a distanza. Come sono cambiati i consumi degli altoatesini dopo più di un anno di pandemia?

A dircelo è l’Osservatorio dei Consumi Findomestic, nel report  realizzato in collaborazione con Prometeia.

Nel 2020 i consumi di beni durevoli in Trentino Alto-Adige sono calati del 7,5%, risultato comunque migliore rispetto sia alla media del Nord Est (-10,4%) che a quella dell’Italia (-10,3%).  Sul dato pesa, in particolare, il crollo del mercato dell’auto: -11,9% per 245 milioni di euro nel segmento del nuovo e -10,3% per 465 milioni di euro in quello dell’usato. I motoveicoli non sono andati meglio: -35,6% per un volume di 31 milioni di euro. Anche in Trentino AA le restrizioni legate all’emergenza pandemica hanno determinato una maggiore attenzione per l’ambiente domestico, con il sensibile aumento dell’elettronica di consumo (TV e Hi-Fi a +8,5% sul 2019 per 52 milioni) e degli elettrodomestici (+9,5% a 131 milioni di euro) e la crescita record dell’information technology (+24,9% a 60 milioni di euro) sotto la spinta dello smartworking e della DAD. Male l’importante settore dei mobili, che ha perso il 10,4% scivolando a 318 milioni di euro. Limita i danni, invece, il comparto della telefonia: -0,4% per 106 milioni di euro di spesa contro il -4,4% della media nazionale.

A TRENTO SPESI 68 MILIONI IN PIÙ RISPETTO A BOLZANO. «Nonostante un calo del 2,6%, il reddito pro capite in provincia di Bolzano, con 26.812 euro, è secondo solo a quello rilevato a Milano – osserva Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic. In provincia di Bolzano sono stati spesi 670 milioni di euro complessivi in beni durevoli (2.916 euro in media per famiglia) contro i 738 milioni di Trento (3.052 euro a famiglia), che si colloca al 15°posto in Italia per livello di reddito pro capite con 22.350 euro, in diminuzione dell’1,6%. Le famiglie del Trentino Alto-Adige, anche in un anno complesso come il 2020, restano in testa alla graduatoria delle regioni italiane per volumi di spesa: 2.986 euro per nucleo familiare, contro i 2.348 della media italiana e i 2.774 del Nord-Est».

Nel 2020 in provincia di Bolzano sono stati spesi 670 milioni di euro in beni durevoli, cioè il 7,8% in meno rispetto al 2019. Come rilevato dall’Osservatorio Findomestic, il mercato delle auto nuove ha subito un vero e proprio tracollo: il passivo del 20,2% ha visto slittare il fatturato a 89 milioni di euro. Le auto usate hanno chiuso l’anno a -9,3% per 240 milioni di euro di spesa totale, mentre i motoveicoli sono scesi a 14 milioni di euro con una flessione a doppia cifra (-12,5%). Confermando il trend nazionale, anche a Bolzano i periodi di chiusura forzata sono stati l’occasione per rinnovare elettrodomestici (+9% a 65 milioni di euro) e apparecchi di elettronica di consumo come TV e H-Fi (+7,6% a 25 milioni). Il comparto dei mobili, invece, è andato incontro a un calo dell’11,8% che ha trascinato la spesa a 155 milioni di euro rispetto ai 176 del 2019. I dispositivi di information technology sono diventati una vera e propria necessità: per acquistarli i cittadini della provincia hanno alimentato un giro d’affari da 30 milioni di euro, il 24,2% in più rispetto all’anno prima. Sostanzialmente invariati, infine, gli acquisti di prodotti di telefonia per i quali sono stati spesi 51 milioni di euro, esattamente come l’anno precedente.

 

In Trentino il mercato dei beni durevoli a Trento vale 738 milioni di euro. La spesa complessiva registrata dall’Osservatorio Findomestic risulta in contrazione del 7,2% con un valore medio di 3.052 per nucleo familiare. I trentini hanno speso meno in auto nuove (-6,4% per 156 milioni) e usate (-11,4% per 225 milioni). La riduzione dei consumi nel settore della mobilità è particolarmente accentuata nel comparto dei motoveicoli, che perde il 47,3% passando da 32 a 17 milioni di euro nel giro di un anno. Nettamente migliore è l’andamento del settore della casa: a fronte di un calo del 9,1% del mercato dei mobili (163 milioni di euro), sono in decisa accelerazione gli elettrodomestici (+10% per 66 milioni) e l’elettronica di consumo (+9,2% a 27 milioni di euro). Se la situazione della telefonia è sostanzialmente stabile (-0,6% per 55 milioni di euro), la crescita più consistente è quella dell’information technology: +25,7% per 30 milioni di euro di fatturato.













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