MERANO. Un successo come da anni non si vedeva ha coronato domenica la Festa dell'Uva con quasi 30.000 persone in città per il tradizionale corteo delle bande e dei carri allegorici trainati da cavalli Haflinger.

La novità di questa edizione è stata la presenza sulle passeggiate di tanti ospiti internazionali che così hanno ammirato i colori di una tradizione antica e capace di unire sudtirolesi e altoatesini attorno a un "Prosit!".

La Festa dell'Uva in città risale al 1886, quando si iniziò a festeggiare contemporaneamente la fine della stagione estiva e l'arrivo della vendemmia, ovvero il ritorno di greggi e pastori dalle malghe. E la città, allora come oggi, festeggia con una processione di carri e vestiti tradizionali. In particolare, l'edizione 2023 è coincisa con il 75esimo anniversario dell'Associazione delle Bande musicali dell'Alto Adige. Domenica pomeriggio, tra le circa 70 formazioni sfilate in città, l'Associazione ha voluto regalare un meritato spazio alle bande più giovani, consegnando alla giovanile di Merano e a quella di Scena il palco sulla terrazza del Kurhaus.

Tante le manifestazioni di contorno nella due giorni di festa. Ad esempio, la mostra fotografica "Alto Adige. Territorio umano" realizzata da Paul Croes, star in tema di ritratti con animali. In Piazza della Rena, è stato preso d'assalto il mercato provinciale con prodotti tradizionali locali e a farla da padrona, come sempre, è stata la castagna, oggi anche nei menù degli chef stellati. Nel primo pomeriggio, toccata e fuga del vice premier Matteo Salvini in tour elettorale in provincia, al quale Helmuth Köcher, patron del Merano WineFestival, ha insegnato a sciabolare una bottiglia. Seguita la sfilata nelle vie del centro che ogni anno trasporta Merano verso la stagione invernale.