Merano

Balzarini: «C'è uno stalker che mi perseguita da troppi anni» 

La lettera diffamatoria. La missiva anonima trovata da molti cittadini nella cassetta della posta è l’ultimo atto di una serie di azioni denigratorie nei confronti dell’avvocato e segretario della Civica per Merano


Jimmy Milanese


MERANO. È tornato a farsi vivo lo stalker che dal 2015 perseguita con una serie di azioni diffamatorie l’avvocato Giorgio Balzarini e la sua famiglia. Una vicenda legata al fatto che nel 2010 Balzarini difese una donna in una causa di divorzio dal marito il quale, per tutta risposta, iniziò una campagna diffamatoria contro l’avvocato dell’ex moglie e una serie di persone a lui vicine.

«Dall’aprile 2015, in coincidenza con le elezioni comunali che mi hanno visto candidato al ruolo di primo cittadino, l’ex marito di una donna che difendevo in una complessa causa di divorzio si è reso responsabile di una serie di azioni contro la mia persona, tra le quali la distribuzione, l’affissione, l’immissione nelle casette delle lettere di ignari cittadini di lettere diffamatorie ed offensive. Da qualche giorno a questa parte, pur dopo aver subito una condanna, questa persona è tornata all’assalto con le stesse modalità», spiega Balzarini.

Infatti, ancora una volta sono centinaia se non migliaia i meranesi che si sono ritrovati nella cassetta della posta una missiva denigratoria nei confronti dell’avvocato. Lettere deliranti nelle quali si paventa che l’avvocato Balzarini con i suoi soldi possa comprare la benevolenza di una serie di rappresentanti istituzionali citati con nome e cognome, fino alla chiosa finale nella quale l’autore chiede in modo scomposto giustizia a costo della sua stessa pelle.

Autore noto e reo confesso, anche perché in un procedimento giudiziario a suo carico conclusosi con una condanna era stato lo stesso stalker ad ammettere di avere imbucato personalmente, a mano, le centinaia di lettere denigratorie contro l’avvocato un po’ in tutta la città.

Condanna che arrivava in un primo momento con una sentenza di condanna nel 2017 da parte del Giudice di Pace di Merano.

Successivamente il Gip emetteva nel giugno 2019 un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento che perdurava fino al 2020, quando l’autore definiva davanti al Tribunale di Bolzano il procedimento penale con patteggiamento.

Non pago, a quel punto con una condanna in capo, lo stalker aveva continuato imperterrito nelle sue azioni diffamatorie, arrivando perfino a volantinare all’interno dell’ospedale di Merano. Prima, il 17 maggio del 2017, in piazza Teatro, di fronte al suo studio, Balzarini aveva rinvenuto un gruppo di palloncini gonfiati a elio agganciati a un lampione sul quale era attaccato un foglio con una frase delirante.

Azione, questa, seguita da altre nel corso dello stesso anno e fino al 2018, quando lo stalker prima decise di imbrattare la targa posta all’ingresso dello studio legale, poi di affiggere altri volantini denigratori direttamente nel locale del Giudice di Pace il quale lo aveva precedentemente condannato.

Queste e altre innumerevoli azioni, dietro alle quali c’è sempre stata la mano della stessa persona, nota in città e colta in flagranza di reato da molti testimoni. Querela dopo querela, forse sentendosi forte del fatto che nonostante una condanna e diversi procedimenti in corso nulla gli stava accadendo, l’11 marzo del 2019 lo stalker si è presentato direttamente nello studio di Balzarini indossando una maglietta offensiva verso l’avvocato e con fare intimidatorio. Con il lockdown lo stalker si deve essere evidentemente calmato, ma le sue azioni sono riprese, appunto, il 14 giugno scorso, quando in poche ore la città è stata invasa da centinaia di volantini.

«Come quando tutto iniziò nel 2015 in piena campagna elettorale, ora l’azione di questa persona, contro la quale ho sporto l’ennesima querela, è ripresa copiosamente. Se tali azioni dovessero continuare, la campagna elettorale nella quale sarò coinvolto verrebbe irrimediabilmente compromessa e le conseguenze potrebbero essere disastrose, considerato che all’ultima tornata elettorale la nostra lista si è trovata a pochissimi voti dalla vittoria», spiega Balzarini, che aggiunge: «Pur senza essermi sentito in pericolo dal punto di vista fisico, questa azione massiccia e incessante da parte della stessa persona ha creato un notevole stress a me, alla mia famiglia e ai miei amici. Ora però il tiro sembra essersi alzato e non vorrei che quest’uomo facesse il “salto di qualità” nelle sue azioni, visto che nonostante le numerose querele nulla di importante gli è capitato».

Azioni denigratorie e di volantinaggio riprese recentemente che stanno creando un problema ben noto a Balzarini, il quale ha passato ore a rispondere a parenti, amici o semplici meranesi ai quali deve spiegare cosa sia successo e perché, con il rischio concreto che molti destinatari delle lettere inviate dallo stalker non siano abbastanza attenti da comprendere quanto il contenuto sia del tutto inventato, oltre che delirante.

È per questo che nella sua ennesima querela Balzarini chiede alla magistratura un provvedimento forte per il suo stalker, al fine di poter tornare a vivere la quotidianità nella normalità e affinché la sua immagine, la sua attività professionale e il suo impegno politico non debbano subire ulteriori danni.

«Queste azioni, proprio per il connotato delirante che contengono, creano un dolore incalcolabile alla mia famiglia e ai miei figli, influendo sulla mia vita privata, sulla mia professione e sulla mia attività politica. Chiedo con urgenza un intervento degli organi preposti, basato sul fatto che tutto quello di cui parlo nella querela è documentato e ascrivibile senza ombra di dubbio alla persona che da sei anni mi ha complicato la vita», conclude Balzarini.













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