Bancomat fatto esplodere a Lana 

Boato nella notte. Oltre 30 mila euro il bottino trafugato dallo sportello Raiffeisen nel centro del paese. Probabile l’uso di polvere pirica Il violento scoppio ha danneggiato la Casa della cultura. È il quarto colpo dall’inizio dell’anno: precedenti a Laives, a Egna e ad Appiano


Sara Martinello


Lana. Un violento boato ha svegliato i residenti del centro di Lana, l’altra notte, quando malfattori hanno fatto esplodere il bancomat di via Andreas Hofer per trafugarne il contenuto, una cifra che supera i 30 mila euro. L’esplosione ha procurato danni anche alla Casa della cultura locale, la Casa Raiffeisen, assicurata presso l’omonima banca – la quale è anche la vittima dell’assalto dei ladri. Si tratta del quarto di una serie di colpi analoghi andati a segno sul territorio altoatesino negli ultimi cinque mesi tra Laives, Egna e Appiano.

Almeno 30 mila euro.

Il fatto risale alla notte tra domenica e lunedì, ieri. Secondo quanto segnalato dal direttore Florian Kaserer, il primo obiettivo dei malintenzionati sarebbe stato uno sportello nelle vicinanze, poi giudicato troppo rischioso. I responsabili avrebbero dunque desistito, ripiegando su quello – più defilato e vulnerabile – di via Andreas Hofer, distaccato dalla filiale. Intorno alle tre, l’esplosione, forse mediante polvere pirica, un tipo di polvere da sparo. In questo modo i ladri hanno potuto asportare la cassa, contenente una somma superiore ai 30 mila euro – normalmente il denaro contenuto in quel tipo di sportello arriva fino ai 60 mila. L’esplosione ha pesantemente danneggiato il locale alle spalle del bancomat, l’atrio della Casa Raiffeisen, coperta da assicurazione.

La telecamera oscurata.

A fare chiarezza sulla dinamica dei fatti dell’altra notte ed eventualmente a individuare i responsabili saranno i carabinieri della compagnia di Merano. Sono al vaglio dell’Arma i filmati della videosorveglianza, anche se l’oscuramento della telecamera più vicina al bancomat da parte dei malfattori ha tolto alle indagini un’importante fonte di indizi. Non è chiaro se le banconote all’interno della cassa siano state macchiate dall’inchiostro indelebile di cui di solito sono dotati gli sportelli. Quello di via Hofer, piuttosto vecchio, potrebbe non essere stato dotato di tale dispositivo.

La banda dei bancomat.

Sarebbe prematuro dire con certezza che si tratti ancora una volta della banda dei bancomat, nonostante la sensazione sia quella. Alle 2 di notte di domenica 17 marzo, a Laives, professionisti hanno fatto esplodere lo sportello automatico di una filiale di Intesa San Paolo. Alla stessa ora, appena tre settimane dopo, il colpo alla filiale di Egna della stessa banca, con la rapida fuga dei responsabili. L’ultima esplosione risale al 22 giugno, quando a saltare in aria è stato lo sportello della filiale della Cassa di Risparmio del Maxi Mode Center di Appiano, già colpito dai malviventi cinque anni fa.













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