migranti a lana 

Casa Henry apre le porte, piatti tipici contro le barriere

MERANO. A Lana si trova uno dei centri di accoglienza più grandi in provincia, se si eccettua ovviamente Bolzano, da sempre in prima linea, soprattutto per i nuovi arrivi. La struttura è attiva da...



MERANO. A Lana si trova uno dei centri di accoglienza più grandi in provincia, se si eccettua ovviamente Bolzano, da sempre in prima linea, soprattutto per i nuovi arrivi. La struttura è attiva da qualche mese, per la precisione dal mese di agosto, ma non tutti i residenti – essendo ubicata in zona industriale – hanno ancora avuto modo di conoscerla e visitarla.

Anche per questo il comitato provinciale della Croce Rossa, che ne ha assunto la gestione, ha deciso di organizzare una giornata delle porte aperte per il prossimo fine settimana, ed in particolare per sabato 17 febbraio. «Questi eventi - spiega in una nota la stessa Cri - vogliono essere un’ulteriore occasione di incontro tra la popolazione ed i migranti ospitati presso i Centri di accoglienza del nostro territorio, per favorire la reciproca conoscenza e per incontrare anche gli operatori della Croce Rossa che accompagna l’accoglienza». A Casa Henry sono attualmente ospitate 45 persone provenienti da sette aree geografiche diverse. «La giornata del 17 febbraio sarà l’occasione per approfondire la conoscenza dei Paesi di provenienza e le motivazioni che hanno portato i nostri ospiti ad abbandonare la propria vita in cerca di protezione. Un filo rosso accompagnerà il visitatore alla scoperta di luoghi, suoni, motivazioni sino ad arrivare ad assaporare piatti tipici dei paesi di provenienza. Sarà un’occasione per confrontarsi, conoscere, discutere, approfondire e toccare con mano il percorso che Croce

Rossa sta facendo. Vi aspettiamo dalle ore 15.00 alle 21.00».

I migranti arrivati in val d’Adige provenivano tutti dall'ex Alimarket di Bolzano, un sito molto più grande che – assieme ai senzatetto – è arrivato ad ospitare fino a 400 persone. Per quanto attiene la gestione la regia è della Croce Bianca che lavora peraltro con il supporto della Croce Rossa. La giornata delle porte aperte vuole essere anche l’occasione per superare la diffidenza, a volte reciproca, tra migranti spaesati e residenti, tuttora con un approccio piuttosto critico sul tema accoglienza. (max.bo.)













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