Lana

Casa Henry invasa dalle cimici: traslocati i profughi ucraini 

Impossibile la convivenza con gli insetti: le famiglie portate nella foresteria della Croce Rossa. Incaricata una ditta specializzata per la disinfestazione ma resta il problema della struttura poco idonea allo scopo


Ezio Danieli


LANA. Si riscontrano le prime difficoltà nell’opera di accoglienza dei profughi ucraini all’interno della Casa Henry, in zona industriale a Lana, dove sabato scorso sono stati accolti 17 rifugiati in fuga dall’Ucraina devastata dalle bombe russe: l’altro giorno due famiglie, esasperate dalla presenza di cimici all’interno della casa di accoglienza, sono state trasferite in una foresteria della Croce Rossa che gestisce la stessa Casa Henry. Nel contempo la stessa Cri ha ordinato a una ditta specializzata la disinfestazione dei locali, che dovrebbe essere completata in pochi giorni. Casa Henry, dove erano stati eseguiti vari lavori di bonifica e adattamento dei locali, resta comunque aperta.

Intanto, il sindaco di Lana Harald Stauder si fa portavoce di una bella notizia, ovvero la possibilità che alcune aziende del posto offrano dei posti di lavoro: «Abbiamo ricevuto da diverse aziende, anche alberghiere, la disponibilità ad assumere alcuni dei profughi per lavorare. Come amministrazione comunale stiamo verificando con attenzione la cosa sperando che possa concretizzarsi al più presto», le parole del sindaco Stauder.

Lana, dunque, conferma il suo ruolo di solidarietà esemplare. Quaranta i profughi alloggiati in appartamenti messi a disposizione dagli abitanti, parenti ucraini residenti qui da anni e persone del posto. Altri 17, di cui 10 minori, sono ospitati a casa Henry, la struttura dove è sorto il problema delle cimici. Il sindaco, anche per questo inconveniente, continua a propone una soluzione alternativa, quella di ospitare i profughi nell’ex casa di riposo Sant’Anna, «Casa Henry - spiega Harald Stauder - è valida e funzionale come centro di accoglienza soltanto. Le famiglie di profughi hanno bisogno di altro. La ex casa di riposo è chiusa da poco ed è vuota, ma sarebbe pronta ad accogliere 50 persone con diverse associazioni che hanno confermato la loro volontà di assicurare un servizio di volontariato».

Per il sindaco è un posto ideale: «è centrale e dotato di tutte le comodità, tra l’altro è vicina al centro, ai negozi, alle scuole e a un parco giochi, raggiungere il centro di Lana è possibile a piedi o in bicicletta». La casa è di proprietà dell’Ordine teutonico che ha già contattato la Provincia per avere il via libera. Stauder spera in un via libera entro questa settimana, poi Sant’Anna potrebbe diventare un centro profughi, dove trasferire le famiglie da Casa Henry.

Intanto nella struttura in zona industriale la Croce rossa ha fatto il possibile per adeguare in corsa una struttura che da anni ospitava richiedenti asilo singoli, alle esigenze di famiglie con bambini.













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