Cede la strada, allarme in corso Libertà superiore 

Episodio preoccupante. Una piccola falla tra i sampietrini nascondeva ampi spazi vuoti nella stratificazione che sovrasta la rete fognaria, causati dalle tane scavate dai ratti


Simone Facchini


Merano. La strada ha ceduto in corso Libertà superiore, nei pressi dell’ingresso al Kurhaus. Non tragga in inganno quanto si poteva osservare a occhio nudo, una breccia larga una ventina di centimetri. Sotto i sampietrini che lastricano la carreggiata s’è aperta una falla che raggiungeva ampiezze di un metro per 50 centimetri, per una profondità di circa 3 metri e mezzo fino a raggiungere una cameretta d’ispezione della fognatura. Il terreno è stato subito rattoppato e il manto stradale ripristinato, resta da vedere se la sistemazione compiuta a tempo record sarà sufficiente o se sarà necessario un intervento più radicale, sventrando la carreggiata.

La causa del cedimento è da ricondurre all’opera dei ratti che scavano le loro tane nella “città sotterranea” fra la superficie stradale e il sistema delle infrastrutture, in particolare le condotte delle acque reflue. I vuoti creati dai loro rifugi finiscono a volte per indebolire la tenuta dei substrati al punto, come in questo caso, da indurne il crollo. A preoccupare non è tanto la buca in sé, rapidamente rattoppata, ma il segnale d’allarme - e non è il primo - che denuncia la vetustà della rete fognaria, almeno in alcune sue parti.

L’intervento.

Il pronto intervento è stato richiesto dalla polizia locale verso le 8 del mattino. Mentre un’ordinanza urgente disponeva la chiusura alla circolazione del tratto interessato, gli addetti della Municipalizzata, che ha in carico la gestione delle fognature, e i responsabili della RauchBau, che per conto della inhouse comunale compie lavori ordinari e straordinari, hanno verificato la situazione, ben più critica rispetto a quanto un occhio inesperto potesse ipotizzare da un primo sguardo. La zona è stata transennata dal Cantiere municipale, Edyna ha accertato eventuali conseguenze sulla rete elettrica. «Sotto il manto stradale la cavità è ben più ampia di quanto appaia in superficie» conferma Andrea Marcheselli, project manager della Rauchbau. Completata l’ispezione, gli operai sono entrati in azione riempiendo la voragine con il materiale più idoneo per stabilizzare la stratificazione. Già da oggi la strada dovrebbe tornare alla normale circolazione.

Per tutta la mattinata, la Ztl del Corso superiore è invece rimasta tagliata in due causando disagi soprattutto nella consegna delle merci, seppur questa avvenga a ritmi ridotti a causa del lockdown. Il passaggio di un mezzo di un certo peso avrebbe potuto provocare un cedimento ben più significativo con conseguenze per la vettura stessa, come accaduto a un camion betoniera in via Alfieri a fine agosto: altra sentinella che segnala quanto la rete fognaria sia obsoleta, alla pari di un ulteriore episodio analogo a quello di ieri, che a metà agosto aveva bloccato via Piave per più giorni all’incrocio con via Matteotti, «dove a fronte di una fessura superficiale ancora più ridotta, il sottosuolo palesava deterioramenti di portata tale da rendere necessario un intervento incisivo» spiega Marcheselli.

Risanamenti e progetti.

Difficile prevedere quanto il rattoppo di ieri potrà durare. Quanto accaduto rimarca la necessità delle opere di rinnovo delle infrastrutture, seppur costose. Negli ultimi anni l’amministrazione ha predisposto regole per coordinare, con gli scavi, lavori inerenti diverse reti e non ultimo la posa dei cavidotti per la fibra. In parallelo rimbalza il progetto di risanamento di corso Libertà superiore del quale si parla da più legislature: ultima notizia in merito, lo scorso settembre, la volontà del Comune di istituire una consulta per la riprogettazione del tratto fra piazza Teatro e piazza della Rena, composta da 32 membri: 7 rappresentanti delle categorie, gli altri estratti a sorte. Prima, a maggio, una variazione di bilancio aveva previsto nel Dup (il Documento unico di programmazione) 200 mila euro proprio per la progettazione. L’iter è ancora a livello embrionale.













Altre notizie

Attualità