«Centro lungodegenti, un successo del Comune» 

L’assessore al sociale: «La Sant’Antonio era nata come albergo, giusto cambiare Importante garantire il posto ai suoi 68 addetti e aumentare a 100 i posti letto»


di Giuseppe Rossi


MERANO. “La scelta della Provincia di realizzare nell’areale dell’ospedale Franz Tappeiner il futuro centro per lungodegenti da 100 posti letto in sostituzione della clinica Sant’Antonio di via Cavour è un successo di questa amministrazione comunale”. L’assessore al sociale Stefan Frötscher commenta in questo modo la pubblicazione dell’avviso pubblico di interesse della Provincia.

“Per oltre sei mesi siamo stati al tavolo di lavoro che ha preparato questo investimento pubblico per Merano – continua Frötscher – e siamo riusciti a ottenere la garanzia che la fondazione Pitsch potrà continuare la sua opera meritevole in città anche per il futuro. Ovviamente era fondamentale riuscire a mantenere i posti letto per lungodegenti, aumentarli come è stato indicato da 72 a 100, ma anche garantire una continuità lavorativa alle 68 persone che in quella struttura lavorano”.

Continuare alla Sant’Antonio, assessore, non era proprio più possibile?

“Nonostante gli investimenti fatti negli anni, non dobbiamo dimenticarci che quella è una struttura nata come albergo e non come luogo di assistenza”.

Quale sarà una delle principali novità che arriveranno con il nuovo centro lungodegenti all’ospedale?

“Prima di tutto penso al pudore e al dolore delle famiglie. Trattandosi di persone ricoverate in gravi situazioni, il tasso di mortalità è alto. Oggi le stanze ospitano quasi sempre due pazienti e condividere le ultime giornate di vita di un proprio caro e il conseguente dolore con familiari di altri pazienti che in fondo sono degli sconosciuti non è bello. Nella nuova casa ci saranno stanze con un solo letto e anche la possibilità di un accomodamento per almeno un familiare del paziente”.

La Provincia ha fissato anche una data per la consegna dell’opera finita.

“Sì, si parla dell’aprile 2022 che coincide con il termine di validità della prevenzione incendi della Sant’Antonio”.

Dopo la casa di riposo St. Josef in via Innerhofer, i cui lavori partiranno a breve, un altro passo importante per il settore sociale a Merano.

“Sono molto fiducioso del fatto che la situazione andrà sempre meglio. E non ci fermeremo qui”.

In che senso?

“Anche il progetto di alloggi per residenze accompagnate da parte della fondazione Pitsch va avanti. Vogliono realizzare 20/25 alloggi protetti alle spalle della casa di riposo di via Palade, tra la casa esistente e la via Johannes. Diversificare l’offerta per gli anziani sul territorio comunale è una delle priorità del mio mandato quinquennale in Comune”.













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