Circonvallazione nord-ovest, non c’è luce in fondo al tunnel 

La vertenza al Tar. Slitta a settembre la trattazione del ricorso sull’aggiudicazione dei lavori per il secondo lotto Rimangono bloccati 100 milioni di investimento della Provincia. L’infrastruttura forse pronta per il 2026 


Giuseppe Rossi


Merano. Fino a quando la giunta provinciale continuerà ad aver pazienza e a tenere in sacchetta i cento milioni di euro stanziati ormai un paio d’anni fa per la prima fase di costruzione del secondo lotto della circonvallazione nord ovest della val Passiria?

La domanda è più che mai attuale dopo l’ennesimo rinvio da parte del Tar di Bolzano sul pronunciamento che vede opposte da una parte la Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, provvisoriamente aggiudicataria dell’appalto provinciale, e la Pac spa, seconda classificata e ricorrente contro l’esito della gara d’appalto.

L’ennesimo rinvio.

Nel corso dell’ultima udienza, a inizio aprile, che tutti attendevano come determinante per la presentazione del parere tecnico dell’ingegner Andrea Fragiacomo - consulente scelto dai giudici - e quindi per la sentenza, è stato invece deciso il rinvio della trattazione dell’argomento al prossimo 25 settembre.

Questo significa che tutto resta sospeso per altri sei mesi e che ormai, a questo punto, sicuramente si arriverà alla campagna elettorale per la scelta del nuovo sindaco di Merano e della coalizione che governerà la città fino al 2025 senza che sia stato messo in moto neppure un escavatore, tanto meno la talpa che dovrà bucare il sottosuolo della città passando sotto via Goethe e dentro la roccia di Monte Benedetto, completando così l’infrastruttura.

Slittano le date.

Nel corso dell’udienza i giudici del tribunale amministrativo di Bolzano si sono dichiarati impossibilitati a procedere con l’acquisizione della consulenza del Ctu e quindi ad arrivare a sentenza in quanto sull’aggiudicazione dell’appalto effettuato dalla Provincia lo scorso anno pende ora un ricorso al Consiglio di Stato, corte di secondo grado alla quale ha fatto ricorso una delle due contendenti.

Prima della sentenza romana il Tar non prenderà posizione. Questo sta anche a significare che non è detto che la data del 25 settembre, fissata dai giudici del Tar per riprendere in mano il corposo fascicolo, sia quella effettiva, in quanto potrebbe accadere che per quel giorno il Consiglio di Stato non si sia ancora espresso. La giunta provinciale e il presidente Arno Kompatscher saranno ancora disposti ad attendere sei mesi, se non di più, tenendo bloccati gli oltre cento milioni di investimenti in appalti pubblici necessari per le opere murarie della circonvallazione nord ovest? Visti i tempi di scarsità di fondi in arrivo da Roma e la lunga lista di lavori pubblici che la Provincia ha promesso di voler realizzare tra il 2020 e il 2021 c’è davvero da iniziare a dubitare.

L’utilità del tunnel.

Per non parlare poi dell’effettiva fruizione della circonvallazione da parte degli abitanti della val Passiria e in generale di tutti coloro che troveranno giovamento dall’infrastruttura, che dall’inizio lavori, oramai impensabile quest’anno, dovranno attendere almeno altri cinque anni e mezzo se non sei per la conclusione dell’opera. Se ne riparlerà forse nel 2026. E con l’ennesimo rinvio dell’aggiudicazione dell’appalto per la costruzione del secondo lotto della circonvallazione nord ovest di Merano viene prorogato anche quel parcheggio in roccia nella pancia di Monte Benedetto accettato a denti stretti dai Verdi e fortemente voluto dalla Svp meranese che verrà realizzato con il sistema del project financing, cioè pagato dai privati, che in cambio avranno per 60 anni la gestione del parcheggio a rotazione.

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