Città vecchia, il rilancio parte da orti e giochi 

Fondi dall’Unione Europea per studiare come ravvivare il rione Steinach Iniziative anche per liberare piazza Fontana dalle auto: oggi un laboratorio


di Sara Martinello


MERANO. “Metamorhosis”, cambiamento, è il progetto europeo triennale che ripensa la città rendendola a misura di chi la abita, e soprattutto a misura di bambino. Per ora si punta su piazza Steinach e su piazza Fontana: la prima è poco “sfruttata” come piazza in una città vecchia in cerca di rilancio, la seconda è terra di nessuno quando si tratta di parcheggio selvaggio praticato con sistematicità. Così saranno gli abitanti dei quartieri a immaginare proposte in chiave di riappropriazione dello spazio pubblico, arginando un traffico sempre più sregolato, sempre più pericoloso per i giovanissimi cittadini che le piazze vorrebbero usarle per giocare anziché come luoghi da attraversare apaticamente facendo ben attenzione a non essere investiti.

Sono solo sei le città coinvolte in Metamorphosis, partito lo scorso giugno da un istituto di Graz. Si va da Southampton (Regno Unito) ad Alba Iulia (Romania), passando per Tilburg, Monaco e Zurigo. Unica città su territorio italiano ad aver conquistato la partecipazione, Merano, con la collaborazione dell’Ecoistituto bolzanino. Qui, dopo diversi incontri coi comitati di quartiere e col benestare della giunta comunale, si è deciso di partire dal rione Steinach, dove saranno creati gli orti comunitari di erbe aromatiche proposti dalla scenografa Zita Pichler e mini-aree di gioco da cortile in vicolo Passiria. Il tutto dovrebbe accompagnare l’aopertura della nuova sede di Opla, l’archivio dei libri degli artisti per bambini, proprio nella piazzetta. Nel corso dell’estate questa diverrà la sede per le vecchie canalette di granito un tempo impiegate per il rio Steinach, che ora giacciono inutilizzate nel piazzale di Meranarena: recuperati i frammenti più grandi, li si riempirà col terriccio fornito dalle Giardinerie comunali, e a curare gli orti saranno gli abitanti del quartiere. E c’è l’intenzione di coinvolgere nel progetto anche la residenza per anziani Seisenegg, in un’ottica di rigenerazione urbana intergenerazionale.

Oggi sarà invece il turno di piazza Fontana: crocevia di sei strade, la piazza di Maia Alta si ritrova a fare i conti con le innumerevoli automobili parcheggiate nello spiazzo. Così, nel pomeriggio odierno, 35 rappresentanti dei genitori, dei contadini, dei commercianti, dei tassisti e dei bambini si ritroveranno all’ex municipio di via Dante per formulare proposte di limitazione della sosta sconsiderata nella piazza. È il cosiddetto “laboratorio di visione”: le modestissime finanze di Metamorphosis non permettono di agire fattivamente, quindi gli abitanti del quartiere elaborano collettivamente proposte da presentare poi all’amministrazione. Proposte economiche ma che favoriscano la riconquista dello spazio pubblico per bambini e pedoni, con la conseguente esigenza di regolamentare il traffico. Si sarebbe potuta avanzare la richiesta di un vigile, certo, ma il controllo umano non sarebbe efficace quanto una limitazione fisica, né sarebbe il frutto di un processo di cittadinanza attiva che unisca le persone.

Si parte da piazza Steinach e piazza Fontana con l’intento di espandere queste iniziative, accolte con grande favore anche dall’assessora Madeleine Rohrer, anche in altre zone della città. E si punta sui bambini come attori della metamorfosi urbana, chiedendo direttamente a loro di reinventare lo spazio, di riprendersi il teatro dei giochi. Senza che ne sia danneggiato il commercio contadino e di vicinato di piazza Fontana, per esempio: il ripensare la città vuole essere un agire nel rispetto di tutti i suoi abitanti.













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