Civica e Alleanza: «Solland Silicon risorsa per la città»

Merano. Sulla recente acquisizione della Solland Silicon da parte di una società del Qatar prendono posizione diverse forze politiche cittadine. Alle esternazioni del sindaco Rösch, soddisfatto per i...



Merano. Sulla recente acquisizione della Solland Silicon da parte di una società del Qatar prendono posizione diverse forze politiche cittadine. Alle esternazioni del sindaco Rösch, soddisfatto per i lavoratori ma preoccupato per un eventuale ripetersi della faccenda Pugliese, hanno fatto seguito quelle di Movimento 5 stelle, Svp, Alleanza per Merano e Civica per Merano.

Così, mentre i pentastellati accusano il sindaco di voler salire sul carro dei vincitori e sostengono che il merito di aver sbloccato la situazione debba essere attribuito all’interessamento del Mise (conseguente all’impegno degli attivisti locali a partire dal contesto delle elezioni provinciali di ottobre), Giorgio Balzarini ringrazia l’avvocato Bruno Mellarini e la giudice Francesca Bortolotti «per aver tentato fino all’ultimo un’impresa che sembrava disperata. Sono preoccupato – fa sapere il consigliere della Civica per Merano– per le parole di Rösch, che forse fino all’ultimo spera nella chiusura dell’impianto: non vorrei che il suo apprezzamento fosse insincero e nascondesse invece quanto il sindaco auspicava fino all’altro giorno. Come Civica siamo sempre stati vicini ai lavoratori della Solland, mi ricordo ancora la marcia di 5 chilometri in segno di solidarietà. Ci siamo sempre mossi in maniera da tenere alta l’attenzione almeno delle autorità locali, visto che agganci a Roma o in Qatar non ne avevamo. Fa solo sorridere che i Cinque stelle ora si prendano il merito. Ora confidiamo che l’operazione vada in porto e che possa contribuire al futuro di Merano».

Allo stesso modo anche Alleanza per Merano commenta soddisfatta la notizia: “Dopo una lunghissima e travagliata attesa – scrivono i suoi rappresentanti – si apre una nuova fase nel futuro della fabbrica e dei suoi dipendenti, con la prospettiva di un rilancio produttivo di cui beneficerà l’intera città. Sulla sopravvivenza della fabbrica erano in pochi a scommettere, scontrandosi con coloro che ne volevano la chiusura per poter realizzare progetti tanto multiformi quanto utopistici. La fabbrica di Sinigo ha sicuramente un valore storico nell’animo e nei ricordi dei meranesi e dei sinighesi in particolare. Ma ha anche un valore strategico per la tipologia della produzione: il silicio ancora per decenni sarà alla base delle tecnologie mondiali avanzate. Purtroppo la vita della fabbrica, dopo gli anni ‘50, non è stata facile, avendo dovuto subire non soltanto l’andamento del mercato, ma anche le numerose crisi economiche mondiali. Alleanza per Merano, in questi ultimi 10 anni, ha sviluppato una politica attiva sostenendo le maestranze a difesa dei posti di lavoro nella convinzione che la produzione dovesse restare a Merano, contrastando quelle forze politiche locali che dimostravano sfiducia nella fabbrica e che addirittura la consideravano un pericolo. In questo senso sono state numerosi e drammatici gli scontri che hanno segnato il cammino delle trattative politiche anche con la Provincia. Oggi possiamo esprimere il nostro compiacimento per il risultato ottenuto, auspicando che la nuova gestione possa trovare quel proseguimento storico e quello sviluppo produttivo che fanno di Merano una bandiera in campo nazionale ed europeo, in rappresentanza di un settore industriale di cui tutta la Provincia deve andare orgogliosa”.

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