Covid e freddo siberiano congelano il carnevale 

Attenzione alle regole. Giovedì grasso sottotono sulla passeggiata e tra le vie del centro Festa segnata dall’austerità e dal timore dei contagi. Pochissimi i meranesi a spasso



Merano. Il gelo del vento siberiano che ieri ha sferzato le rive del Passirio e il timore di essere contagiati dal Covid proprio ora che la campagna vaccinale sta prendendo piede hanno fermato il carnevale. Pochissimi i meranesi che ieri mattina e ieri pomeriggio, nonostante la giornata di sole, si sono riversati sul Lungopassirio o tra le vie del centro storico per la tradizionale “sfilata” in maschera.

A quattro giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza di lockdown duro firmata da Kompatscher, col successivo rinvigorimento dei controlli coordinato dal Comitato provinciale per l’ordine e per la sicurezza pubblica, sembra che i meranesi abbiano recepito il mantra. Niente assembramenti. E così pure quello che fino all’anno scorso, a un passo dallo scoppio della pandemia in Italia, era un tripudio di stelle filanti e maschere colorate, ieri era ridotto alla mestizia di qualche coriandolo sparso sui sampietrini. Aperta la piccola area giochi sulla passeggiata, accanto al Kurhaus, per la gioia di pochi bambini accompagnati fuori casa dai genitori per una boccata d’aria in una giornata di freddo polare. Tigrotti, fatine e Zorro in miniatura si contavano sulle dita di una mano, a testimonianza di un carnevale che contrariamente a quanto prescritto dallo spirito della festa è stato segnato dall’austerità. Perché anche la crisi fa la sua parte, e a Merano per il 2020 si parlava di 670 nuclei familiari destinatari dei buoni spesa finanziati dal governo Conte.

Sparuti anche i gruppi di adolescenti muniti di bombolette spray, clave di plastica e botti, contrariamente agli anni scorsi. Ma è mancato soprattutto il carnevale di Sinigo, apprezzatissimo dalle tante famiglie che negli anni hanno partecipato – spesso realizzando da sé costumi ironici e fantasiosi – alla grande sfilata allestita con cura e con passione dagli organizzatori. Niente da fare pure per l’evento destinato agli adolescenti che nel 2019 e nel 2020 occupava il piazzale vicino alla stazione. L’edizione passata, patrocinata dal Comune come quella precedente, aveva attirato nella zona migliaia di persone. L’areale della festa era chiuso e sorvegliato, ma nel contesto si erano registrati due arresti (uno per rapina e l’altro per spaccio), un bodyguard ferito, alcuni ricoveri per abuso di alcol e rifiuti abbandonati poco distante dalla zona transennata.













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