Da via Cadorna a Ttip, Solland e sessismo

La Sinistra Ecosociale si è data appuntamento in una strada che per i suoi attivisti ha più di un significato: innanzitutto via Cadorna è stata al centro della proposta che il consiglio comunale ha...



La Sinistra Ecosociale si è data appuntamento in una strada che per i suoi attivisti ha più di un significato: innanzitutto via Cadorna è stata al centro della proposta che il consiglio comunale ha approvato nel 2018 per poi affossarla lo scorso luglio (l’ultimo, amaro intervento è quello di Selma Mahlknecht sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung), di modificarne il nome; secondo, la strada è proprio nel mezzo dell’area delle caserme, destinata ad avere grande importanza nel futuro della città.

Arduo citare tutte le campagne che la Sinistra Ecosociale ha portato in consiglio durante la legislatura in scadenza. Per dirne alcune: lo spazio del commiato laico, la panchina rossa, la creazione di un muro della gentilezza, la scelta di rifiutare il Ttip, l’adesione al protocollo di vigilanza dello Iap contro la pubblicità sessista, la richiesta di chiarimenti sulle condizioni di lavoro degli autisti Sasa e le azioni a tutela dei lavoratori Solland e in merito alla falda di Sinigo. E.D.













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