Donati dalle mense oltre 220 chili di cibo
Merano. Emergenza sanitaria, scuole schiuse e quintali di alimenti che se non consumati a breve andrebbero sprecati. Così l’amministrazione comunale ha deciso di donare frutta, verdura, latte, uova,...
Merano. Emergenza sanitaria, scuole schiuse e quintali di alimenti che se non consumati a breve andrebbero sprecati. Così l’amministrazione comunale ha deciso di donare frutta, verdura, latte, uova, pesce e carne già scongelati a chi ne ha più bisogno, «grazie al prezioso aiuto dell’ufficio mense diretto da Alice Bertoli e dei cuochi delle mense comunali, che nell’occasione hanno dimostrato grande disponibilità e spirito di collaborazione». Con queste parole il vicesindaco Andrea Rossi, promotore dell’iniziativa, commenta il lavoro di squadra svolto in questi giorni insieme agli operatori Siticibo.
Tredici casse di frutta e verdura (cui si aggiungono 25 chili sfusi), 40 litri di latte, 150 uova e 17 chili di carne e pesce: questo il “bottino” raccolto dai punti di cottura o di somministrazione degli alimenti di via Toti, di Sinigo e degli asili di via Maia, il Sissi e il Fröbel. Destinatari, la parrocchia di Sinigo per le famiglie del quartiere, il centro diurno Caritas di via Schaffer, il Cas (Centro di accoglienza straordinaria) all’ex casa del lavoratore nell’areale della stazione, Casa Archè (dove le persone senza fissa dimora trovano ospitalità), il Centro per minori stranieri non accompagnati di San Valentino e il centro Tafel di Naturno, per le famiglie del comprensorio di Naturno e della val Senales.
«La filosofia, al di là della naturale e doverosa destinazione a chi ha bisogno di ciò che necessario non è più – spiega Rossi –, è anche quella di trovare, dentro questo periodo di mestizia e preoccupazione legata alla diffusione del coronavirus e alle misure del suo contenimento, momenti e occasioni che ci rimandino a una possibilità di reagire e a una quotidianità che non incida negativamente sui nostri rapporti sociali».