Eliporto, limiti ai voli turistici 

Superficie raddoppiata con il rinnovo della convenzione per fini commerciali e di Protezione civile


di Simone Facchini


MERANO. La nuova convenzione con l’austriaca Heli Tirol per l’utilizzo dell’eliporto in zona Rabbiosi, fra i meleti tra Maia Bassa e Sinigo, porta con sé la volontà dell’amministrazione di limitare il più possibile i voli turistici sopra la città. Parallelamente, la stipula del contratto trentennale prevede l’ampliamento della struttura per modernizzarne l’utilizzo ai fini del trasporto di materiali e di protezione civile.

«L’eccesso di voli è dannoso per la nostra vocazione turistica», ha spiegato ieri il sindaco Paul Rösch. Ammettendo che l’amministrazione comunale ha agito fin dove aveva autorità, cioè lavorando sulle condizioni contrattuali per concedere ai privati l’uso dell’eliporto. Per i tour in elicottero su Merano e i suoi dintorni saranno a disposizione al massimo 20 ore all’anno. Limite anche per gli spazi utilizzabili, limitati a due precisi corridoi aerei. «Ma vogliamo prendere contatto con l’Enac (l’Ente nazionale per l’aviazione civile) per sollecitare una riduzione complessiva dei voli turistici autorizzati sopra la città».

Regista dell’operazione contrattuale, l’assessore al patrimonio Nerio Zaccaria ha snocciolato i dettagli: «La richiesta di ampliamento è stata caldeggiata dalla Protezione civile. Servono interventi per adeguare l’impianto agli standard moderni. Per esempio per consentire decolli e atterraggi notturni in sicurezza. Più in generale, per migliorare le condizioni di pronto intervento».

La struttura rimarrà insomma di interesse pubblico, pur sfruttandola Heli Tirol per scopi commerciali. Non tanto, dunque, per voli turistici quanto per il trasporto di materiali ingombranti quando si devono raggiungere luoghi altrimenti difficilmente accessibili. Si pensi ad alcune zone della Tappeiner, per rimanere nei confini semiurbani, oppure ai rifugi in quota.

La superficie passerà da 4.500 a quasi 9.000 metri quadrati. Per l’ampliamento sarà necessaria una modifica del Piano urbanistico comunale tale da trasformare una parte del terreno da verde agricolo ad area a uso pubblico. Procedura che l’amministrazione intende completare entro l’anno. Anche perché il contratto attualmente in vigore con l’Heli Tirol scade nel 2020, quando scatterà la nuova convenzione. «Abbiamo svolto un’indagine di mercato - ha precisato Zaccaria - alla quale ha risposto solo la ditta austriaca, fra l’altro operativa in altri paesi europei. Contestualmente avevamo fatto stimare da un perito il valore della concessione trentennale, valutata in 372 mila euro. L’accordo con Heli Tirol prevede un incasso maggiore da parte del Comune, 420 mila euro, e con una serie di condizioni a garanzia dell’uso pubblico». Tra queste anche il ritorno, a scadenza del contratto delle strutture realizzate dalla ditta, al patrimonio municipale, fatta salva la possibilità di rinnovo della concessione. «Ci siamo anche confrontati con Alperia - chiosa l’assessore - per coordinare gli interventi. In modo da evitare di calpestarci i piedi nel momento in cui saranno in corso i lavori per la costruzione della nuova centrale a biomassa». Che sorgerà proprio accanto all’eliporto.

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