Feste ed eventi di piazza, un taglio alla burocrazia 

L’iniziativa. Per alcuni luoghi pubblici verrà predisposto un piano di sicurezza sempre valido Sarà a disposizione delle associazioni interessate che dovranno conformarsi alle prescrizioni


Simone Facchini


Merano. La giunta taglia la burocrazia che soffoca l’organizzazione di eventi. I malumori delle associazioni hanno spinto il governo cittadino a prendere a cuore la questione e cercare di intervenire nel rispetto del quadro delle disposizioni di legge. Allestire manifestazioni, non solo le più grandi ma anche quelle di piccole dimensioni, nel volgere di pochi anni ha messo di fronte gli organizzatori a una selva sempre più fitta di autorizzazioni e prescrizioni da osservare, che spesso hanno comportato in parallelo una crescita dei costi. Un disincentivo per i club che nelle manifestazioni storicamente trovano ossigeno economico per sostenere le loro attività.

L’alleggerimento della burocrazia parte dai piani di sicurezza, che deve essere elaborato da un tecnico abilitato, deputato a prevenire incidenti e fornire indicazioni per un rapido e puntuale intervento in caso di emergenze. Il Comune ne predisporrà un certo numero relativamente ad alcuni luoghi fra i più utilizzati per gli eventi. Chi vorrà organizzare la propria iniziativa si troverà il piano già pronto, magari in più varianti, e non dovrà affrontare spese per la sua elaborazione, bensì “solo” attenersi a quanto previsto.

Verifica di conformità.

«Ci sono piazze e angoli della città che ospitano regolarmente eventi perché ben si prestano come luoghi di incontro» spiega Gabriela Strohmer, assessora responsabile per manifestazioni e occupazione suolo pubblico. «Per questi siti l'amministrazione provvederà a far predisporre un piano di sicurezza idoneo per tutti gli eventi di un certo richiamo. Così in futuro le associazioni non dovranno far elaborare un proprio piano, ma potranno fare riferimento al piano già disponibile in municipio, sempre che l'evento proposto risponda a determinate caratteristiche». Rimarrà a carico dei sodalizi la verifica, effettuata sul posto, della conformità ai criteri fissati dal piano. La burocrazia sarà dunque snellita, ma ciò non solleverà gli organizzatori dalle responsabilità. Sarà da verificare quanto questi piani saranno elastici consentendo di alleggerire il lavoro (e le spese) dei club.

Si parte nel 2020.

L'incarico per la predisposizione dei piani generali della sicurezza, che saranno disponibili nel corso del 2020, verrà affidato nelle prossime settimane. L'esecutivo non ha ancora stabilito definitivamente per quali piazze e luoghi far elaborare tali piani, ma si pensa ad esempio a corso Libertà e piazza della Rena, via Cassa di Risparmio e il piazzale del Kimm. E pure a zone più periferiche. «Un'attenzione particolare sarà riservata alle piazze situate nei quartieri” assicura Strohmer che aggiunge: «Si tratta un primo passo, stiamo lavorando per un’ulteriore cura dimagrante delle procedure attraverso autodichiarazioni».













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