Mobilità 

Funicolare  per Scena, i Verdi per il dibattito 

Merano. Dopo le scintille, la volontà di rilanciare il dibattito. L’Unione albergatori (Hgv) di Merano aveva criticato in più punti il progetto di collegamento a fune Merano-Scnea-Tirolo tanto...



Merano. Dopo le scintille, la volontà di rilanciare il dibattito. L’Unione albergatori (Hgv) di Merano aveva criticato in più punti il progetto di collegamento a fune Merano-Scnea-Tirolo tanto sostenuto dai Verdi nella scorsa legislatura. La Lista Rösch/Verdi, con una nota, fa sapere di sostenere la richiesta dell’Hgv meranese «di coinvolgimento della cittadinanza sul progetto della funicolare tra Merano, Tirolo e Scena. Negli ultimi anni ci siamo sempre impegnati per una pianificazione partecipata, sia in termini di strategie come per il piano dei trasporti e per quello del clima, sia in termini di progetti specifici». Il comunicato ricapitola così la situazione: «qualche anno fa, la comunità comprensoriale ha commissionato uno studio di fattibilità sulle possibilità tecniche di collegare con un sistema di trasporto innovativo i tre Comuni che, insieme, totalizzano oltre tre milioni di pernottamenti. Lo studio contiene un ipotetico percorso ed è stato presentato in diverse assemblee pubbliche, anche a Merano. Inoltre, il progettista Willi Hüsler è stato incaricato dall’amministrazione Rösch di valutare il numero potenziale di utenti e come la funicolare possa essere integrata nel sistema del trasporto pubblico urbano. I risultati sono accessibili a tutti sul sito web del Comune di Merano. Inoltre, il Comune nel 2017 ha approvato a larga maggioranza le modalità di costruzione del garage in caverna da parte degli imprenditori privati. Nell’occasione ha presentato uno studio di fattibilità che prevede la possibilità di realizzare parallelamente all’uscita del garage la stazione a valle del sistema di collegamento a fune con Scena e Tirolo. Indipendentemente da ciò e di propria iniziativa, i costruttori di funivie Doppelmayr e Leitner hanno presentato alla Provincia dei propri progetti. Si sono rivolti alla Provincia piuttosto che ai Comuni in quanto si tratta di un progetto sovracomunale e le competenze per gli impianti a fune ed i trasporti pubblici fanno capo alla Provincia. Le due aziende intendono realizzare il rispettivo progetto secondo una procedura PPP, finanziando esse stesse il progetto, e hanno quindi proceduto esse stesse alla pianificazione. Nel frattempo, una conferenza di servizio provinciale ha esaminato la fattibilità tecnica dei due progetti e ha concluso che entrambe le proposte sono possibili da un punto di vista puramente tecnico. Un ampio dibattito sul percorso non avrebbe avuto senso prima. Oggi è invece chiaro che i progetti sono tecnicamente possibili. Ed è dunque arrivato il momento per i Comuni interessati di discutere questa moderna soluzione di mobilità intercomunale e per i rappresentanti di categoria di inviare le proprie osservazioni alla Provincia».













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