Gajer: «Attenzione a pendii e vento»

Bolzano. «innanzitutto vanno consultati i bollettini meteo e valanghe. ma consultati davvero, senza limitarsi al grado di pericolo. e poi va considerato che il rischio cresce con la ripidità del...



Bolzano. «innanzitutto vanno consultati i bollettini meteo e valanghe. ma consultati davvero, senza limitarsi al grado di pericolo. e poi va considerato che il rischio cresce con la ripidità del pendio e se il vento porta accumuli di neve». a dare le indicazioni fondamentali per lo scialpinismo è giorgio gajer, presidente del cnsas altoatesino, attonito di fronte alla notizia della morte di andrea concini sulle dolomiti di brenta.

«molti appassionati di fuoripista e di scialpinismo temono le valanghe, altri, meno esperti, no. la prudenza e il timore non sono mai troppi in montagna». ma qui si tratta di quattro esperti, di una guida alpina rimasta vittima di una valanga. «sicuramente era come i suoi compagni una persona sopra la media per preparazione. l’imprevisto c’è sempre, e quando c’è un accumulo di neve, un aumento della temperatura, in un canalone non si ha scampo. lo scivolo massari è impegnativo, ma alla portata di una persona molto preparata sia psicologicamente sia fisicamente: dopo tragedie simili si sente dire che piste o guide alpine non siano più affidabili, quando invece si tratta di eventi anche imprevedibili. si sente dire che “se la sono andati a cercare”, ma qui si tratta di atleti preparati e coscienziosi».

Quella di ieri è stata una giornata ventosa in molte aree della provincia: che cosa devono fare gli sciatori? «se una pista è aperta significa che i responsabili quel giorno l’hanno ritenuta sicura – asserisce gajer –. poi sì, può succedere come quando nel 2000 una guida alpina in fuoripista provocò una valanga in val senales, per fortuna senza feriti perché la pista era deserta».

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