Giovani e differenziata, «Il futuro passa da qui» 

Lo smaltimento dei rifiuti. Mattinata di lavoro tra le isole ecologiche per la consulta under 26 I ragazzi hanno dispensato informazioni, sciolto i dubbi dei cittadini e raccolto segnalazioni


Sara Martinello


Merano. Non solo decoro urbano: quando è la consulta giovani a occuparsi del tema dei rifiuti, si parla anche di consumo etico e di un futuro migliore rispetto alle sempre più reali prospettive della climatologia. Ieri mattina un nutrito gruppo di giovani meranesi ha “pattugliato” le isole ecologiche cittadine, dispensando consigli sulla raccolta differenziata, sciogliendo i dubbi più persistenti e raccogliendo segnalazioni da riportare poi all’Azienda dei servizi municipalizzati.

Muniti di pettorina catarifrangente, di bici e di cartelli eloquenti grazie all’uso dei pittogrammi (così da riuscire a dire in una riga che “La raccolta differenziata porta benefici all’ambiente, al portafogli, alla reputazione della città e alle persone”), i ragazzi hanno sfruttato la mattinata del sabato per dare il loro contributo alla cittadinanza. Le domande più frequenti tra le tante fatte dai meranesi, quelle sulla corretta differenziazione degli scontrini, della carta e del cartone, ma non è mancato chi ancora aveva qualche dubbio sullo smaltimento del tetrapak. «Il nostro aiuto è stato accolto bene», dichiara la presidente della consulta Marzia Bertolini.

Difficile però parlare di ecologismo in periodo di saldi, quando i prezzi ribassati possono portare a un acquisto massiccio di prodotti il cui costo, in termini ambientali ma anche e soprattutto umani, è in realtà elevatissimo. Bertolini conferma: «Esistono persone che non vedono l’attenzione all’ambiente – e quindi pure agli acquisti – come una chiave per il miglioramento». In questo senso, piuttosto incisivi sull’opinione pubblica nel territorio si sono mostrati i Fridays for Future, il movimento ambientalista nato sull’onda dello sciopero scolastico del novembre del 2015. «In Alto Adige, dopo un primo impulso della consulta provinciale, i Fff sono diventati un gruppo autonomo». La frase dei giovani della consulta comunale lascia pensare che Merano si trovi in una posizione più defilata rispetto alle contestazioni fatte a Bolzano, per non parlare di quelle dei centri più grandi. «Va detto che qui facciamo già molto a scuola, per esempio – e qui Bertolini cita il preside del liceo Gandhi, Andrea Aliprandini – dando disponibilità e spazi alla discussione sul nostro futuro. La stessa città ha quest’impronta, ricevuta dal sindaco Paul Rösch e dai Verdi. Ma c’è sempre qualcosa da migliorare, chiaro, e noi siamo qui per questo».

Animo propositivo e intenti nobili, sostituendo alla mattinata di studio o di riposo un tour tra le isole ecologiche cittadine. Da concludere in piazza Teatro sotto gli sguardi incuriositi di passanti con qualche anno in più e a volte con idee molto meno chiare sulla direzione da intraprendere per sopravvivere, tutti. A breve, brevissimo la consulta metterà in campo in accordo col Comune una nuova azione ambientalista: non male per un organismo che finora ha sempre arrancato tra la burocrazia e una partecipazione ai minimi storici. «Per ora resta un “segreto”», così Bertolini, «ma presto vedrete che cos’abbiamo in serbo per la città».

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