Merano. In merito alla narrazione dei “tre blocchi”, l’ex consigliera comunale, provinciale e regionale ed ex capogruppo dei Verdi Christina Kury ha inviato alla stampa la parte del verbale ufficiale dell’ufficio elettorale centrale, depositato in Comune e in Regione, relativa alla consistenza numerica delle liste e dei collegamenti elettorali di lista.

Dal verbale risulta una graduatoria diversa da quella che si potrebbe intendere confrontando semplicemente il sito dedicato dalla Provincia alle amministrative. Primo partito risulta quello dei Verdi-Lista Rösch, con 3.919 voti che danno diritto a 8 seggi pieni con 183 resti. Seconda la Svp con 2.635 voti per 7 seggi pieni e 366 resti, che portano all’assegnazione dell’ottavo seggio. Terza, Alleanza per Merano con 2.240 voti (4 seggi pieni più uno derivante dai 372 resti). Quarta la Lega Salvini Premier con 1.739 voti (3 seggi pieni più uno coi 338 resti). Quinta la Civica per Merano con 1.612 voti, che ottiene 3 seggi pieni con 211 resti. La coalizione Rösch è composta, oltre che dai Verdi, anche da Team K (un seggio pieno con 32 resti) e Sinistra Ecosociale, che ottiene un seggio dalla somma di 354 resti e della quota delle preferenze assegnate solo al candidato sindaco, ripartite fra le tra liste sostenitrici proporzionalmente al risultato ottenuto da ciascuna. Lo stesso discorso si applica a Svp, Alleanza e Lega, che ai rispettivi 7, 4 e 3 seggi pieni ne aggiungono uno grazie ai resti e ai voti per i soli candidati sindaco.

La consistenza numerica dei collegamenti elettorali, cioè dei cosiddetti “blocchi”, si desume dalla graduatoria dei candidati a sindaco. La somma dei voti validi arriva a 4.784 per Paul Rösch, a 3.862 per Dario Dal Medico, a 3.642 per Richard Stampfl.

«Ne risulta – conclude Kury – che la lista Rösch/Verdi è il primo partito della città. Il collegamento Rösch è il primo “blocco”, se così vogliamo definirlo. La volontà degli elettori documentata da queste cifre deve essere rispettata nella formazione della nuova maggioranza e della giunta».

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