«I ragazzi si sentono esclusi dalla città» 

Il dirigente del Jungle. Besay Mayer: «I soldi risparmiati per l’annullamento della festa di San Silvestro vanno messi a disposizione per un progetto per i ragazzi nei prossimi mesi» 



Merano. «I giovani si sentono esclusi dalla loro città. L’annullamento della festa di San Silvestro ne è l’ennesima dimostrazione. Come dar loro torto?”. Besay Mayer si è preso qualche giorno e ha atteso che si placasse il fuoco incrociato nell’arena politica prima di uscire allo scoperto. «C’erano dei soldi a disposizione? Bene, li mettano a disposizione dei ragazzi visto che sono stati loro per primi a pagare le conseguenze dei litigi di altri».

Il nodo della questione.

Per Mayer, la bagarre sulla festa dell’ultimo dell’anno saltata in via Cassa di Risparmio è un trampolino per puntare i riflettori sul grado di considerazione della città nei confronti della sua gioventù. Lo fa con un background solido sull’argomento, vent’anni fa già partecipava al direttivo del centro giovani Jungle che ora dirige dal 2017, nel mezzo l’esperienza da streetworker e alla presidenza del circolo Est-Ovest. «Ci sarebbe piaciuto un comportamento responsabile da parte di tutti gli attori chiamati a decidere sulla festa di San Silvestro. Non sono qui ad accusare l’uno o l’altro, dico solo che alla fine il risultato è aver lasciato la comunità giovanile sprovvista di un luogo in centro dove aggregarsi. Sì, in centro: perché esiliare i ragazzi in periferia? Tra le ipotesi c’era anche l’ippodromo: bella location per un evento, ma a Capodanno i giovani hanno diritto a partecipare al party insieme a tutti, nel cuore cittadino. Come con la festa degli anni precedenti in piazza Teatro. Altrimenti li si emargina, li si colpevolizza in via pregiudiziale, con tutti gli effetti depressivi del caso».

Mancata integrazione.

Dopo Natale, quando è cominciata a circolare la voce che il party in via Cassa di Risparmio sarebbe stato stralciato, tanti ragazzi si sono rivolti a Mayer: «Mi hanno chiesto se potevo indirizzarli a una casa in montagna, o dare loro alternative. Si è verificato quanto ormai è la norma: anziché aggregarsi i gruppi si frammentano, si isolano gli uni dagli altri. Con buona pace per l’integrazione. Questo succede quando non esistono i luoghi dove incontrarsi, o quando tutto chiude troppo presto. L’integrazione può realizzarsi solo se si fanno incontrare le persone. Parlo per esperienza: più una festa è bella meno problemi ci sono. Meno rischi di vandalismi. Non è con le limitazioni o i divieti che si risolvono i problemi. Anche quello degli eccessi alcolici».

Soldi per i ragazzi.

Jungle non è del tutto estraneo alla vicenda dell’annullamento della festa. Come reso pubblico dal vicesindaco Andrea Rossi era stato proposto di incaricare il centro giovani dell'operazione, rendendolo destinatario del contributo comunale e “lasciando a loro il compito di affidarsi alla Event Concept per la concretizzazione dell'evento”. «Avevo anche verificato le implicazioni in termini di responsabilità – conferma Mayer - ma ci siamo tirati indietro quando ho inquadrato la bagarre che covava nel retroscena». Poi il party è sfumato. «Ci hanno rimesso i giovani, ma adesso chiedo: quei soldi (si è parlato di 18.700 euro, lo stesso contributo elargito l’anno precedente a Emergency per la festa in piazza Teatro, ndr) vadano ai ragazzi per un altro progetto, una festa, un evento per i ragazzi nei prossimi mesi. Fondi per tanti altri capitoli se ne trovano sempre, per il tempo libero della gioventù solo le briciole».

Fuori dalla politica.

In una nota a nome di Jungle a commento dei fatti di San Silvestro si tirano in ballo le responsabilità di giunta comunale, Azienda di soggiorno, partiti politici. Besay Mayer si era candidato in quota Svp alle amministrative 2015. Nuova campagna elettorale? «Quanto accaduto dimostra che è già cominciata, ma non per il sottoscritto. Mi sono defilato già un anno fa, per concentrare il mio impegno sui giovani e sulla cultura meranese». SIM















Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità