I rischi della Rete: domani la polizia incontra gli alunni 

Merano. Il “truck” della polizia di Stato, impegnato nella sesta edizione di “Una vita da social", domani farà tappa sul Lungopassirio davanti al Kurhaus, su invito dell'amministrazione comunale. All’...



Merano. Il “truck” della polizia di Stato, impegnato nella sesta edizione di “Una vita da social", domani farà tappa sul Lungopassirio davanti al Kurhaus, su invito dell'amministrazione comunale. All’interno dello stesso, allestito con un’aula didattica multimediale, nel corso della mattinata si svolgeranno diversi incontri ai quali hanno aderito alcune scuole medie di tutt’e due i gruppi linguistici. Personale della sezione polizia postale e delle comunicazioni di Bolzano fornirà consigli per un uso più sicuro e consapevole della rete, con particolare riguardo alla privacy, al cyberbullismo, all’adescamento online e al sexting.

Il sesto tour di sensibilizzazione sull’uso dei social e di prevenzione dei rischi e pericoli della rete per i minori è partita il 25 gennaio da Matera, capitale europea della cultura, e si chiuderà a Roma dopo 150 tappe.

I social network sono ormai uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager e in virtù del numero sempre maggiore degli adolescenti presenti sul web hanno determinato una crescita esponenziale dei minori vittime di reati contro la persona, che breve è raddoppiato: dai 104 casi registrati nel 2016 si è passati ai 208 casi trattati nel 2018. Le vittime hanno un’età compresa tra i 14 e i 17 anni.

Ancora oggi i ragazzi si esprimono e sembrano pensare che il web sia un po’ “una terra di nessuno”, dove si scambiano messaggi e post senza pensarci troppo e le azioni online vengono valutate spesso come un gioco privo di conseguenze. Inoltre, tra i giovani è ormai acclarata la “selfie mania”. Il web è inondato di immagini autoscatti che ritraggono i giovani, raccontando molto della loro identità e magari dei luoghi frequentati, con tutti i rischi del caso. L’attrazione per il selfie alle volte è tale da spingere i giovani a mettersi deliberatamente in una situazione di pericolo. Il 35% dichiara di aver provato a farsi un autoscatto in condizioni potenzialmente pericolose, prevalentemente alla guida del motorino o della macchina. «L’obiettivo che si propone la polizia di Stato nell’anno corrente è continuare a parlare con gli studenti - afferma il vicequestore Sergio Russo, dirigente del compartimento polizia postale per il Trentino Alto Adige - per comprendere i loro bisogni, le loro paure e le loro difficoltà. Anche gli incontri con i genitori e il corpo docente sono estremamente utili per consolidare quella collaborazione nel mondo degli adulti, volta a condividere quei valori e quegli ideali da trasmettere alle nuove generazioni, indispensabili per eliminare atteggiamenti di razzismo e prevaricazione sulle piattaforme social o sulle chat».













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