zona produttiva “rabbiosi” 

Il piano urbanistico cambia per la centrale a biomasse

MERANO. Dopo una lunga ricerca, l’amministrazione comunale ha individuato nella zona produttiva “Rabbiosi”, fra Maia Bassa e Sinigo e quindi a debita distanza dalle zone abitate, un sito idoneo per...



MERANO. Dopo una lunga ricerca, l’amministrazione comunale ha individuato nella zona produttiva “Rabbiosi”, fra Maia Bassa e Sinigo e quindi a debita distanza dalle zone abitate, un sito idoneo per la realizzazione di una nuova centrale a biomasse: qui Alperia costruirà un impianto per ampliare la rete del teleriscaldamento. Inizialmente si prevedeva di sistemare in quest’area il poligono di via Castel Gatto, e tale risulta attualmente ancora la previsione del Puc, che per la zona Rabbiosi prescrive una densità edilizia massima di 2,5 metri cubi per metro quadro.

Nella sua ultima seduta la giunta comunale ha deliberato di modificare il Puc: i documenti saranno ora pubblicati nella rete civica e i cittadini potranno presentare le loro osservazioni. Fra circa sei mesi la proposta di modifica del Puc approderà sui banchi del consiglio comunale. La commissione edilizia, però, ha espresso parere negativo perché sarà realizzata nuova cubatura nel verde agricolo, l’impianto sarà visibile dalla MeBo e il collegamento con via Roma risulta problematico sotto il profilo tecnico-viabilistico. «Sul terreno che avrebbe dovuto ospitare il poligono sorgerà una centrale a biomasse, che attirerà meno traffico rispetto al poligono», ha spiegato il sindaco Rösch. Madeleine Rohrer, assessora all’urbanistica, ha ricordato che «la centrale a biomasse in progetto raggiungerà un volume di circa 27.500 metri cubi, che corrisponde a un indice di 2,5 metri cubi per metro quadro. L’altezza massima della caldaia rientra nei parametri in vigore. Per la futura gestione della circolazione si potrebbe sistemare l’incrocio fra via Rabbiosi, via Roma e la pista ciclabile di Sinigo per una maggiore sicurezza». L’impianto sarà attivo per cinque mesi all’anno, durante i quali vi verranno conferiti fra i 30mila e i 45mila metri steri di cippato, che corrispondono più o meno a cinque camion al giorno. «Si inserirà in modo armonioso nell’ambiente, il deposito del cippato sarà coperto e realizzato sottoterra, mentre all’aperto verranno stoccati soltanto i tronchi», ha spiegato l’amministratore di Alperia Ecoplus Günther Andergassen.

«La costruzione di centrali a biomasse è un punto importante del nostro programma», ha ricordato Rösch. Il piano di azione per la tutela del clima del Comune prevede simili impianti anche per ridurre la dipendenza da fonti energetiche fossili e per aumentare la percentuale di energia da fonti rinnovabili. La nuova centrale di via Rabbiosi coprirà più del 20% del fabbisogno di energia termica della popolazione, permettendo così di risparmiare ogni anno 3 milioni di metri cubi di gas metano ed evitando emissioni di biossido di azoto pari a 5.800 tonnellate.













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