Il processo alla statua per Kafka 

Il caso. Contestata l’assegnazione all’artista Lang dell’opera che doveva essere collocata fra via Maia e via Brenner nel centenario del soggiorno dello scrittore a Merano. Gli esclusi hanno denunciato ritardi nella consegna dei disegni


Jimmy Milanese


Merano. È il caso di dirlo, pare la classica situazione kafkiana. Per i festeggiamenti del centenario dalla presenza di Franz Kafka in città, il Comune aveva pensato di indire un concorso per la realizzazione di un’opera da posizionare nella piazzetta di fronte alla ex pensione Ottoburg tra via Maia e via Brenner che per diverse settimane nell’aprile del 1920 ospitò il poeta ceco.

Il bando del concorso è stato fatto l’anno scorso da Merano Arte, che si è occupata della preselezione di una serie di artisti provenienti dall’Euregio oltre che di cinque creativi dalla Repubblica Ceca selezionati da Adam Budak, direttore del Kinský Palace della Galleria Nazionale di Praga. Cinque hanno passato la preselezione: gli altoatesini Claudia Barcheri, Arnold Mario Dall’O, Erich Kofler Fuchsberg e Peter Senoner e il ceco Dominik Lang. A loro quindi è stata commissionata la realizzazione di un progetto per un’installazione da posizionare di fronte alla casa che ospitò Kafka.

Il 5 novembre del 2019 nell’edificio di Merano Arte sono stati presentati i cinque progetti, mentre solo successivamente una commissione costituita da tre esperti ha decretato vincitore il progetto “Lamps and Clocks” del praghese Lang. Il fatto è che quell’opera non solo non è mai stata installata, ma nemmeno realizzata, neanche dopo la fine del lockdown che si pensava essere la causa di questo ritardo: negli annunci il Comune voleva posizionare la creazione di Lang per l’aprile di quest’anno, proprio per la ricorrenza dei cent’anni dall’arrivo dello scrittore in città nel 1920.

Ed è a questo punto che la storia di questo concorso assume i connotati di una vicenda kafkiana. Da una parte, gli autori locali non vincitori, ma gratificati ciascuno con la somma di 2500 euro. Dall’altra, l’artista ceco vincitore del quale i primi hanno chiesto la “squalifica” e che ad oggi è l’unico a non aver ricevuto nemmeno un euro. Ma è anche l’unico ad essere stato ricevuto dal sindaco, che lo scorso dicembre si è complimentato con lui per questa vittoria.

In sostanza, i quattro sconfitti hanno contestato all’artista ceco il fatto di aver fatto recapitare il suo progetto con un giorno di ritardo rispetto al termine ultimo per la presentazione, fissato per il 30 agosto 2019. Invece che squalificarlo, la commissione ha deciso di chiudere un occhio e accettare il suo progetto, poi risultato vincitore, scatenando le ire dei quattro artisti altoatesini. Con richiesta di esclusione dell’artista ceco dal concorso arrivata sulla scrivania del sindaco con tanto di lettera intestata di un avvocato. Lettera alla quale il Comune ha risposto, causando così la sospensione delle procedure per la realizzazione dell’opera. Da Merano Arte spiegano che «con i tempi delle Poste italiane, e un bando che non considerava come scadenza la data dell’invio del progetto ma della consegna, la commissione ha deciso di perdonare l’artista ceco». Il bando recita così: “Come conferma della data di ricevimento farà fede unicamente l’avviso di ricevimento riportante il codice a sei cifre, la data e l’ora della consegna. Nei casi di consegna tramite posta o corriere, si fa riferimento alla data di consegna a destinazione entro le scadenze indicate”.

I quattro artisti contestano anche la decisione della commissione, la quale avrebbe chiesto all’artista ceco un lieve ritocco del suo progetto prima della realizzazione. Ma un vincitore ad oggi ancora non c’è, con Lang tornato a casa senza un euro e con i quattro artisti locali che invece chiedono alla commissione istituita da Merano Arte di riunirsi ancora per decretare uno di loro come vincitore. Salvo ripensamenti o accordi tra le parti, a decidere delle sorti di questa installazione sarà quindi un magistrato. Con l’unica certezza che se Kafka fosse vivo, ci scriverebbe come minimo un racconto.













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