Intesa Demanio-Provincia, i militari nelle nuove case 

In via Cavalleria. Ad alcuni mesi dall’ultimazione le famiglie sono entrate nelle palazzine Ospiteranno una cinquantina di nuclei, il prossimo obiettivo un asilo nido e una scuola materna



Merano. Il rapporto, stretto e storico, fra la città e le caserme, fra l’areale di via palade e la presenza degli alpini integrata alla comunità cittadina, sta nutrendosi di un nuovo capitolo. dopo mesi dalla loro ultimazione, si stanno a poco a poco animando le tre nuove palazzine costruite in via della cavalleria a maia bassa, dopo che da qualche settimana le prime famiglie di personale militare aventi titolo hanno cominciato a prendere possesso delle unità abitative a loro assegnate. un percorso lungo e per tratti farraginoso che rappresenta un traguardo, almeno parziale.

Edificate sotto l’egida dalla provincia e consegnate al demanio militare nel rispetto degli accordi di programma stipulati con il ministero della difesa, che porteranno alla progressiva cessione all’ente locale di aree militari dismesse, consentiranno a regime di ospitare una cinquantina di nuclei familiari di militari prevalentemente di stanza a merano ma anche provenienti da altre località dell’alto adige.

Primo a essere soddisfatto del “via libera” all’assegnazione degli alloggi il comandante del reggimento logistico julia di merano, il colonnello michele losavio, il cui numeroso personale richiedente potrà beneficiare di appartamenti nuovi ed adeguati in termini di grandezza alle effettive esigenze delle varie famiglie, per lo più composte da giovani coppie con prole, e a prezzo calmierato, consentendo quindi di risolvere in maniera definitiva il problema abitativo per i molti che provengono da fuori provincia che in alcuni casi potranno finalmente trasferire i coniugi e i figli dalle rispettive località d’origine. aumentando così il livello di integrazione con il tessuto sociale, civile ed economico meranese.

Il colonnello losavio auspica ora che nella caserma polonio di via cadorna, dove il reggimento troverà la sua sede definitiva al termine di tutti i progetti di ristrutturazione e ammodernamento previsti dai richiamati accordi, possa trovare collocazione, in sinergia con le istituzioni locali, anche un’area da adibire ad asilo nido e scuola materna. si potrebbe così offrire un notevole miglioramento in termini di qualità della vita e welfare nei confronti di tutto il personale militare effettivo e per la comunità locale prevedendo la possibilità di riservare dei posti ai bambini dei residenti.

Con questa operazione, affermano da reggimento, merano, e l’alto adige possono considerarsi dei veri e propri pionieri ed esempi “pilota” (già peraltro seguiti da sempre più realtà su tutto il territorio nazionale) su come gli accordi di permuta siglati tra il ministero della difesa e le varie amministrazioni locali possano tradursi in realtà, nello specifico nella cessione delle molte aree militari ormai in disuso. i reparti dell’esercito posono ottenere la riqualificazione delle loro caserme, che diventano luoghi di lavoro più sicuri, moderni, verdi, accoglienti ed energeticamente efficienti; allo steso tempo le comunità locali vengono a disporre di vasti areali da adibire a progetti di recupero. e proprio i progetti sulla conversione degli ampi spazi dElle caserme che entreranno nella disponibilità delle isituzioni locali sarà tema decisivo per lo sviluppo della città. SIM













Altre notizie

Attualità