chiesa di santa maria assunta 

La Grande Guerra nei cori della Sat

MERANO. In occasione del centenario della fine della Grande Guerra, domani nella chiesa di Santa Maria Assunta alle ore 20.30 l’Upad-Palladio e l’associazione musicale corale Non nobis Domine...



MERANO. In occasione del centenario della fine della Grande Guerra, domani nella chiesa di Santa Maria Assunta alle ore 20.30 l’Upad-Palladio e l’associazione musicale corale Non nobis Domine propongono una serata dal titolo “…la pace si farà”. L’ingresso è libero.

Sono queste le parole tratte da un canto nato durante la prima guerra mondiale tra i soldati trentini catturati sul fronte della Galizia e mandati in Siberia nei campi di prigionia.

La serata, attraverso lettere dal fronte di soldati di ambo le parti, canti e immagini, vuole ridare voce a chi, suo malgrado, si trovò a combattere una guerra tremenda e al tempo stesso evidenziare l’umanità profonda di questi uomini semplici le cui aspirazioni, preoccupazioni, desideri e paure appaiono così distanti dalla retorica patriottica della guerra. Uomini che, pur in una situazione così tragica e assurda, conservarono il senso di umanità, solidarietà e sacrificio e furono anche capaci di gesti eroici.

Protagonisti dell’evento saranno i canti eseguiti dagli allievi del coro della Sat di Trento e la viva voce di chi la guerra l’ha vissuta in prima persona, fatta rivivere attraverso la lettura di lettere autentiche dell’epoca. Il Coro della Sat rappresenta la formazione corale più prestigiosa e storica nell’ambito della coralità popolare di montagna e vanta oltre 90 anni di storia e attività. Esso è stato capostipite e modello di tutta la ricca e variegata coralità alpina e deve la sua nascita alla passione dei quattro fratelli Pedrotti. Il suo vasto e ricco repertorio è andato costruendosi grazie alla preziosa collaborazione di grandi musicisti come Arturo Benedetti Michelangeli, Renato Dionisi, Andrea Mascagni, Luigi Pigarelli.

La serata vedrà, in contemporanea ai canti, la proiezione di immagini che illustreranno la vita dei soldati al fronte.

L’appuntamento, aperto a tutti gli interessati, si incardina nel programma di commemorazioni per i cento anni dal termine della prima delle due guerre mondiali.













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