La storia

La «mancia» restituita con gli auguri di Natale 

Un meranese con una gomma a terra sulla MeBo aiutato dagli agenti della Polstrada. Lascia una banconota sul loro parabrezza, la ritrova con un biglietto nella sua buca delle lettere 


Jimmy Milanese


MERANO. Una storia d'altri tempi e che forse spiega bene il valore, la professionalità e l'onestà degli uomini in divisa, quella che ha visto protagonista il meranese Raoul Silvestri e due agenti della Polizia stradale. Spiega l'imprenditore meranese: «In via Roma, a Maia Bassa, ho un magazzino davanti al quale parcheggio la mia auto. Qualcuno non gradisce ed è già capitato nel recente passato che mi abbiano tagliato le gomme del furgone utilizzato per il lavoro ma quello che mi è capitato poco prima di Natale è veramente incredibile e se da una parte mi ha stupito dall'altra mi ha anche fatto piacere», prosegue l'uomo. Come spesso gli accade, Silvestri infatti doveva recarsi a Bolzano con il suo furgone per motivi di lavoro.

Già alla partenza, un rumore anomalo al mezzo lo aveva insospettito. Il racconto dell'uomo: «Sentivo che c'era qualcosa che non andava, ma erano rumori che passavano, fino a quando, ormai al ritorno dal mio impegno a Bolzano, sulla Mebo all'altezza di Gargazzone il furgone ha iniziato a fare rumori inequivocabili e tali da impormi un controllo visivo. Ho parcheggiato quanto più a destra possibile ma ancora sulla corsia di marcia, accorgendomi che la gomma del furgone aveva uno squarcio evidente. Immediatamente ho pensato all'ennesimo gesto da parte di qualche vicino, anche se a quel punto il problema per me era ben altro. Infatti, faceva freddo, non avevo con me la giacca ma dovevo cambiare la gomma quanto prima. Operazione che quando si tratta di un furgone non è affatto semplice», sottolinea Silvestri. A quel punto, anche per evitare di creare problemi alla circolazione, l'idea saggia di Silvestri è stata quella di chiamare la Polizia stradale per chiedere assistenza. Ancora l'imprenditore: «Dopo 15 minuti circa sono arrivati. L'agente ha subito capito che cambiare la gomma non era facile e immediatamente si è offerto di aiutarmi, anche in considerazione del fatto che indossavo solo un gillet e tremavo dal freddo. Nel frattempo, il collega ha fatto defluire il traffico in sicurezza per noi. Alla fine, estremamente grato per quel gesto e per la gentilezza degli agenti, e nonostante la loro insistenza a desistere, ho lasciato un mio biglietto da visita sulla loro macchina con una banconota da 20 euro. Prima che potessero accorgersene e ridarmela, me ne sono andato via», precisa Silvestri.

Quello di Silvestri è stato sicuramente un gesto sincero da parte di un imprenditore che conosce il senso della riconoscenza ma che un pubblico ufficiale in servizio non può accettare in nessun caso. Una storia destinata a un finale anonimo quando, poco prima di Natale, ecco arrivare il colpo di scena inaspettato. È ancora l'imprenditore meranese a raccontare: «Ero a casa quando ha suonato il campanello. Sono sceso e nella cassetta delle lettere ho trovato una busta intestata della Polizia stradale di Bolzano con dentro un biglietto di auguri bilingui per le feste e la banconota da 20 euro che in fretta avevo lasciato ai due agenti nonostante mi avessero detto che non volevano accettarla», il finale di questa significativa storia raccontata da Silvestri che conclude: «Ci sono rimasto di stucco, ma in senso positivo. Ho capito che non possono accettare soldi, ma vorrei ringraziarli ancora pubblicamente. Hanno pensato subito al fatto che un cambio gomme in quel luogo poteva rappresentare un pericolo e che, indossando solo un gillet, io avevo anche freddo. Per quello ho voluto in qualche modo ringraziarli».

 













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