MERANO. L’Accademia di studi italo tedeschi sorge a nuova vita e dopo l’adesione da parte del Comune di Merano e dell’università di Bolzano, incassa la più consistente partecipazione da parte della Provincia. L’altra mattina la giunta Kompatscher ha deciso di aderire all’Accademia versando un contributo da 30 mila euro. Ma quel che più conta, ora l’associazione no profit che ha la sede a villa San Marco di via Innerhofer, potrà contare sull’apporto consistente di Comune e Provincia per le proprie iniziative, che hanno come base la promozione dello scambio culturale e scientifico delle aree linguistiche italiana e tedesca.

Che tiri una nuova aria per l’Accademia lo si è iniziato a capire subito dopo l’insediamento della giunta Rösch. Lo scorso anno il Comune ha versato, ad esempio 11 mila euro per organizzare convegni, la Provincia altri 4.500. Non va dimenticato che non più di dieci anni fa l’associazione aveva rischiato di chiudere i battenti a causa della carenza di finanziamenti e di interesse da parte delle istituzioni. E anche villa San Marco e i suoi due piani di spazi fruibili erano stati messi in dubbio. Negli ultimi anni per fortuna l’attività dell’Accademia, oggi presieduta dal magistrato Cuno Tarfusser, è ripresa a pieno ritmo, la villa è frequentata e lo stesso giardino è fruibile. Fino al 29 maggio, ad esempio, il verde di villa San Marco è fruibile dai cittadini di Merano nella “Primavera meranese” dalle 9.30 alle 12.30. Con l’adesione della Provincia, anche un membro delegato da Bolzano fa parte del direttivo che pianifica le attività dell’Accademia. E vista la ripartenza c’è da giurarci che con la presenza della Provincia il 2019 sarà un anno ancor più ricco di iniziative.(rog)