MERANO

La tragica morte di Giorgio Reali, travolto da un treno

Il 67enne viveva da tempo a Milano. Personaggio poliedrico, aveva fondato l’«Accademia del gioco dimenticato»



MERANO. E' grande il cordoglio a Merano per la tragica scomparsa di Giorgio Reali, travolto e portato via alla vita da un treno a Paderno Dugnano nel Milanese. Ancora tutte da verificare le cause della morte sopravvenuta mercoledì dopo le 21.30, quando l' autore del programma televisivo «L'Albero Azzurro» ha attraversato i binari poco prima del passaggio del treno 685 diretto ad Asso. Nonostante il tentativo di frenata del macchinista, il 67 enne presidente della «Accademia del gioco dimenticato» è deceduto sul colpo.

Giorgio era nato a Merano, dove aveva trascorso la sua infanzia per poi diplomarsi all'Itc Pisano. La sua passione per i giochi dimenticati inizia nella Parrocchia di Maia Bassa, dove Reali faceva il chierichetto, fino al giorno in cui viene chiamato a sostituire lo zio come animatore.

È proprio in quegli anni che si compie la svolta nella vita di Giorgio, per la precisione, il 1986, quando al cinema arriva «Over the Top» con Sylvester Stallone nei panni di un camionista con la passione per il gioco del «Braccio di ferro». Una lettera al mensile «Bargiornale», nella speranza di potere organizzare una gara, e nel settembre del 1987 al parco giochi di Maia Bassa arrivano più di cento atleti da tutto il mondo: un paio perfino tra quelli impiegati nel film.

Abbandonata Merano agli inizi degli anni Novanta, Giorgio Reali si era trasferito a Milano, dove ne aveva pensata un'altra delle sue: il campionato italiano di Calciobalilla, al quale per beneficenza parteciparono attori e personalità.













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