Ladri in via Maia: rubati gioielli 

Con i residenti al lavoro, i malviventi hanno fatto razzia in una casa. Pochi giorni fa furto in via Portici


di Ezio Danieli


MERANO. Ladri ancora scatenati in città. L’altro pomeriggio sono entrati in un’abitazione di via Maia dove hanno compiuto un’autentica razzia di gioielli. La proprietaria dell’appartamento, che vive lì con il figlio, ha denunciato il furto ai carabinieri. È il secondo “colpo" in una settimana dopo quello compiuto ai danni del negozio di pelletteria Giudi, che si trova all’inizio di via Portici, proprio di fronte alla farmacia Druso.

In via Maia i malviventi hanno agito con tutta tranquillità vista l’assenza della proprietaria, al lavoro nel bar che gestisce a Maia Alta. Era assente anche il figlio che stava lavorando. Evidentemente i ladri hanno studiato la situazione e hanno agito fra le 15 e le 23, quando la donna era impegnata nel lavoro ed il figlio era assente.

Hanno forzato una finestra e la porta del pianoterra dove si trova l’appartamento e poi si sono introdotti nello stesso andando a colpo sicuro. Hanno buttato all’aria ogni cosa e si sono impossessati di vari gioielli di valore anche affettivo della donna. Hanno preso soltanto gli ori trascurando la bigiotteria e anche alcuni orologi. Poi se ne sono andati non lasciando particolari tracce.

Il furto è stato scoperto dopo le 23, quando la donna è tornata a casa dal lavoro. Superato un momento di comprensibile choc, non le è rimasto altro da fare che chiamare i carabinieri ai quali ha denunciato la "visita" subita lamentando un danno complessivo piuttosto consistente.

I militari dell’Arma, fatti i relativi accertamenti, hanno avviato subito le indagini del caso. È il secondo furto in pochi giorni commesso in città. Nel negozio di pelletteria Giudi i ladri cercavano del denaro in contante, avevano rovistato nei cassetti e nel registratore cassa e alla fine se erano andati con alcuni borselli e con dei portafogli. Nel cuore della notte i malviventi erano entrati nel piccolo negozio di proprietà di una azienda marchigiana. Avevano forzato la porta a vetri, usando dei guanti e quindi non lasciando alcuna traccia sulla porta. Il furto era stato scoperto la mattina seguente al momento della riapertura del negozio. Alla commessa, dopo aver fatto un rapido inventario di ciò che mancava, non era rimasto altro da fare che chiamare gli agenti del vicino commissariato che si sono subito portati da Giudi per effettuare gli accertamenti. Hanno controllato le riprese delle telecamere di sorveglianza di un vicino negozio con la speranza che possano essere d’aiuto nell’identificazione dei responsabili del colpo.













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