Le dieci vittime di Lasa il 2 maggio del 1945

Lasa. Quando nel 1945 ormai l'avanzata degli americani era vicinissima e le truppe tedesche in ritirata - si stavano muovendo oltre il confine, segno che la guerra era finita, - il paese di Lasa...



Lasa. Quando nel 1945 ormai l'avanzata degli americani era vicinissima e le truppe tedesche in ritirata - si stavano muovendo oltre il confine, segno che la guerra era finita, - il paese di Lasa venne segnato da un avvenimento drammatico che sconvolse tutta la Val Venosta. Una giornata fredda quel mercoledì 2 maggio di 75 anni fa, come riporta nel suo romanzo “ Passaggio segreto” lo scrittore Silvano Neri ( 1938-2006 ) di origine toscana, nato e cresciuto a Lasa. Una pagina memorabile di storia scritta e riportata con dovizia di particolari.

Quel fatidico giorno, in mattinata, nella polveriera di Cengles, dove lavoravano oltre ai tirolesi del luogo anche parecchi italiani, il comandante tedesco che la presidiava si lasciò sfuggire che ci sarebbe stata, in Italia, la resa finale della “Wehrmacht” dicendo ai suoi soldati che la guerra poteva dirsi conclusa, rendendo noto anche l'arrivo degli Alleati. Un gruppo di operai italiani decise di impadronirsi della polveriera, impossessandosi delle armi di alcuni soldati tedeschi che non si opposero. Anzi il loro comandante, valutata la situazione, decise subito divenire a patti con i rivoltosi, ordinando ai suoi uomini di consegnare le armi. Una resa pacifica senza spargimenti di sangue. Furono mandate a casa subito le donne che lavoravano nel deposito e in secondo tempo molti operai decisero di rientrare nelle loro abitazioni. In paese circolava la voce inconsistente di una vera e propria rivolta tanto da indurre i militari tedeschi che stazionavano a Lasa ad avvisare i comandi di Silandro e Merano che inviarono dei reparti in assetto di guerra a bordo di motociclette, camionette e camion; ad essi si aggiunsero anche militari volontari di Lasa che in breve tempo si rimpossessarono della polveriera. Gli insorti, tutti ragazzi giovani senza esperienza, privi di organizzazione e senza un capo riconosciuto cedettero le armi con la stessa facilità con cui le avevano prese. Alcuni riuscirono a fuggire attraverso i boschi, ma undici fatti prigionieri, percossi e a sera inoltrata fatti salire sopra un camion militare, vennero condotti verso Silandro e oltre la chiesa sconsacrata di San Nicolò e, sotto la luce di torce elettriche, furono fucilati ad uno ad uno e poi trascinati giù per la scarpata della strada fino ad una trincea antiaerea. L'undicesimo condannato riusci a liberarsi e sparire nel buio della scarpata facendo perdere le sue tracce. Un altro ragazzo si salvò da quel massacro perché mentre gli stavano sparando svenne dal terrore. Chi invece non fu risparmiato da quella strage fu l'ex medico condotto di Lasa, Michele Indovina, che proprio quella sera, sulla sua bicicletta sportiva, stava ritornando da Silandro dove aveva visitato una paziente. Intercettato dai tedeschi venne portato al comando militare dove fu torturato e ucciso e il suo corpo gettato nella stretta fossa con gli altri. Il medico probabilmente fu giustiziato per le sue idee antitedesche e per questo dopo l'8 settembre era stato dispensato dal servizio a Lasa.

Per ricordare le vittime dell'eccidio fu eretta all'entrata del paese una lapide con i loro nomi: il medico Indovina Michele, Abolis Mario, Alghisi Battista, Beriola Emilio, Carlin Italo, Di Lorenzi Antonio, Epis Bonaventura, La Rocco Rocco, Magro Gino, Sartori Fabio.

Quello della polveriera di Cengles fu uno degli ultimi massacri compiuti in Alto Adige. Dopo pochi giorni, nel pieno della notte tra i quattro e il cinque maggio gli abitanti di Lasa vennero svegliati da un frastuono assordante, erano arrivati i carri armati degli americani. Le associazioni Anvg (Associazione nazionale vittime civili di guerra) Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) e Anc ( Associazione nazionale carabinieri) sezione di Silandro rendono omaggio ai caduti dell'eccidio di Lasa, senza una cerimonia pubblica a causa.













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