Le rastrelliere antifurto contro i ladri di biciclette 

Mobilità. Via libera all’acquisto: potranno essere posteggiati con più sicurezza 732 mezzi Per il posizionamento precedenza alle località più frequentate da pendolari e turisti


Simone Facchini


Merano. Oltre settecento nuovi “posteggi” contro i ladri di biciclette. La commissaria Aida Bruzzese avalla la linea tracciata dalla giunta Rösch firmando il via libera per l’acquisto delle nuove rastrelliere che copriranno diverse zone della città: poco meno di 130 mila euro la spesa complessiva, fra studio e messa in opera.

Tema contestato.

Bici sempre più costose, spesso delle e-bike, più la spinta a una mobilità sostenibile da una parte; furti troppo frequenti dall’altra. Queste le premesse che avevano spronato l’esecutivo a promuovere la sostituzione delle attuali rastrelliere dove parcheggiare i mezzi a pedali. La conformazione degli attuali “posteggi” consente solo un aggancio alle ruote.

Il gelo di questi giorni unito alle restrizioni che per il virus che in modo diretto o indiretto limitano gli spostamenti adombra la questione, ma è un dato di fatto che in tempi ordinari, durante la bella stagione possa diventare difficile in centro città trovare un posto dove lasciare la bicicletta potendola legare a prova di furto. C’è anche un precedente di bici multate e rimosse dal carroattrezzi per “divieto di sosta”, in via Mainardo davanti a piazza del Grano.

Obiettivo città green.

Alle iniziative per sensibilizzare all’uso della bicicletta, s’era denunciato al tempo, non corrispondevano adeguate contromisure. Nell’ottica di una città green, convinte le persone, c’è bisogno di fornire loro i servizi. Della mancanza di posti dove lasciare le bici, durante la bella stagione e soprattutto in concomitanza con manifestazioni, i ciclisti si erano lamentati. Allo stesso tempo lampeggiava (e la spia resta accesa) l’allarme per i furti. Che non sono certo una novità, ma lo scenario è cambiato perché con l’evoluzione tecnica le biciclette hanno sviluppato anche i costi per l’acquisto che raggiungono spesso e volentieri cifre a tre zeri.

Coronavirus.

Nelle premesse per giustificare la spesa di soldi pubblici, la delibera ci piazza dentro anche anche il Covid. Il timore del contagio può deporre a favore del mezzo privato a discapito di quello pubblico. Per sostituire l’uso dell’auto con quello della e-bike serve tuttavia la certezza che questa possa essere posteggiata senza brutte sorprese. Porta-biciclette di queste fattezze sono già presenti a Maia Bassa presso la stazione ferroviaria e nel piazzale della parrocchia ma anche in piazza Fontana.

Le collocazioni.

L’Unità speciale mobilità del Comune ha individuato gli altri posizionamenti: nel cortile del municipio, in via Galilei davanti all’anagrafe, in pazza della Rena, sulla passeggiata Lungopassirio presso ponte della Posta e presso le Terme, in piazza Duomo, in via Carducci e in corso Libertà presso lo StadtCentrum. Resta il dubbio degli spazi da occupare: saranno sufficienti quelli oggi a disposizione?

Da un punto di vista tecnico si tratta di una cosiddetta “rastrelliera da appoggio”. Ne sono previste 366 che consentiranno di parcheggiare 732 biciclette. “Con una distanza di 1,20 metri tra una e l’altra, si potranno parcheggiare due biciclette per ogni rastrelliera”, viene esposto nella delibera. “Nell'ambito di un'analisi della localizzazione, la priorità è data alle località più attraenti per i pendolari, i turisti, i visitatori e i cittadini. In una prima fase, i parcheggi saranno allestiti nel centro della città, dove è prevista la massima frequenza”.

Il progetto è dell’ingegner Roberto Beneduce. La Costruzioni in ferro di Delvai Alessandro di Carano (Trento) fornirà le rastrelliere al prezzo di 27 mila euro più Iva, mediante incarico diretto. L’installazione, per l’importo di poco meno di 62 mila euro più Iva, è affidata alla Rauchbau srl di Nalles.















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