La trappola

Merano, altro ferito in via Rezia per colpa del marciapiede 

Brutta caduta per un meranese tradito dalle radici troppo sporgenti degli alberi. Il Comune alza bandiera bianca: «L’unica soluzione sarebbe l’abbattimento delle piante»



MERANO. Ormai sono anni che il marciapiede di via Rezia a Merano, sul lato che da Ponte della Posta si dirige verso la stazione, si presenta come un vero e proprio campo minato per chi è costretto a percorrerlo. Infatti, le radici degli alberi ad alto fusto che costeggiano la carreggiata, pian piano hanno invaso il già stretto marciapiede, fino ad emergere in superficie al punto da sradicare il cemento dalla sua sede. Il risultato, purtroppo, è un marciapiede al limite della impraticabilità.

Data la situazione, non sono rare le cadute da parte dei pedoni, come nel caso di un uomo che martedì pomeriggio è inciampato su una di queste radici sporgenti, finendo a terra. Il bilancio è una contusione alla spalla e una serie di ferite al ginocchio e alla mano.

Il cittadino, che percorre regolarmente quel tratto di marciapiede, spiega di essersi rivolto già diverse volte all’amministrazione comunale, chiedendo di prendere provvedimenti, un poco come recentemente si è deciso di fare in via Innerhofer, a Maia Alta, dove l'Ufficio strade e infrastrutture ha sistemato il manto del marciapiede, anche qui pericolosamente invaso dalle radici.

A spiegare la situazione di entrambe le vie è Stefan Götsch, responsabile dell’ufficio, il quale racconta come nei mesi scorsi sia stato sistemato il marciapiede che lambisce la scuola alberghiera Savoy, ma in un certo senso getta la spugna sulla situazione del marciapiede sul lato Nord.

«Stiamo facendo un ragionamento su quel marciapiede perché rappresenta una criticità che si è acuita nel tempo - spiega il dirigente comunale. Quello che posso dire, però, è che nessun intervento potrà mai restituire alla città un marciapiede a livello e transitabile. Infatti, l’unica soluzione sarebbe l’abbattimento degli alberi sulla via, visto che dati gli spazi ridotti le radici di queste piante hanno ormai invaso il marciapiede. Purtroppo, se dovessimo limitarci a rimuovere le radici, in quel modo metteremmo in pericolo la vita degli alberi stessi. Bisogna ricordare che quella è una via molto trafficata», spiega Götsch.

Quindi, nei prossimi mesi l'Amministrazione comunale, come sempre in concerto con le Giardinerie comunali, si troverà a dover ragionare su una delicata situazione, visto che qualsiasi intervento di miglioria sul marciapiede lato Nord andrà inevitabilmente a scontrarsi con il fatto che le piante continueranno a rubare spazio sia al marciapiede ma anche alla strada.

«Bisognerà valutare molto bene la situazione complessiva che interessa la vita delle piante e la sicurezza della zona, anche se l'orientamento concordato per ora è quello di cercare di migliorare la transitabilità del marciapiede, consci del fatto che non potrà mai essere un biliardo. L'idea potrebbe essere quella di prevedere un lieve innalzamento del marciapiede con la posa di materiale più morbido che non si faccia deformare dalle radici, ma allora bisognerà calcolare bene il tipo di dislivello che si realizzerà con le proprietà adiacenti allo stesso. Insomma, non sarà una decisione facile, ma siamo consapevoli che questa è ormai diventata una priorità», sottolinea Götsch.

E per un marciapiede - quello di via Rezia - sul quale ancora si sta ragionando, a uno - quello di via Innerhofer - dove la soluzione è stata già trovata. «Sul marciapiede di via Innerhofer siamo già intervenuti, liberandolo per quanto possibile dalle radici, secondo le indicazioni delle Giardinerie che sostenevano come togliere tutto l'impianto di sostegno e nutrimento delle piante le avrebbe condannate alla morte. A breve provvederemo a sistemare delle piastre di cemento armato in corrispondenza di dove sono ancora presenti delle radici, così da parificare il tracciato pedonale e garantire ai pedoni la massima sicurezza», conclude Götsch. J.M.













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