l’anniversario

Merano, la biblioteca festeggia i 30 anni e sogna: «Nuova sede con dentro il bar»

Sabato si sono tenute le celebrazioni per il trentesimo compleanno, fra spettacoli e narrativa. La direttrice Renner: «Non è solo un luogo di lettura, ma anche di servizi. Abbiamo tante idee ma servono altri spazi» (foto: Jimmy Milanese)


Jimmy Milanese


MERANO. «Buon compleanno alla biblioteca civica di Merano che nel tempo è diventata anche un luogo di incontro multietnico». È questo il leitmotiv che per tutto sabato scorso si poteva idealmente leggere tra le pagine della biblioteca civica che ha recentemente compiuto 30 anni dal suo trasferimento in via delle Corse.

Trent’anni intensi nel corso dei quali il volto culturale della biblioteca e dei suoi fruitori è drasticamente cambiato, in attesa del trasferimento in un nuovo edificio che risarcisca l’importanza di questa istituzione, oggi costretta in spazi troppo angusti per le tipologie di servizi che propone e che in futuro vorrebbe offrire.

Il sogno della nuova sede

«Abbiamo organizzato una festa di compleanno multietnica cercando di coinvolgere anche i nuovi cittadini, dando loro uno spazio dove hanno potuto leggere nella loro lingua madre e allo stesso tempo offrire cibo tradizionale», spiega Susanna Renner, neo direttrice per la parte italiana della istituzione culturale meranese.

Una festa alcol-free in segno di rispetto per le diverse sensibilità culturali, sottolinea la direttrice che aggiunge: «Abbiamo veramente tante idee, ma per ora il problema sono gli spazi che non ne consentono la realizzazione. Oggi una biblioteca non è solo un luogo di lettura, ma anche uno spazio capace di offrire servizi, come ad esempio consulenze sulle nuove tecnologie, oppure, da noi è anche possibile attivare lo SPID. Il nostro sogno sarebbe quello di una nuova sede che possa anche offrire un servizio di bar, come abbiamo visto essere realtà in tutte le biblioteche visitate nel corso di un recente tour in Baviera», la richiesta di Renner.

Lunghi festeggiamenti

Programma ricco, grazie a una serie di eventi culturali tra la danza – nell’ambito del festival Alpsmove - e i reading letterari che in un certo senso hanno anticipato quello che potrebbero essere i servizi offerti dalla biblioteca cittadina una volta ottenuta una nuova e più ampia sede.

In particolare, molto apprezzate le letture in lingua madre proposte da cittadini con background migratorio i quali hanno recitato versi in brasiliano, cinese, urdu, arabo, hindi e altri idiomi pescati tra le oltre 7000 lingue parlate sul nostro pianeta. Nutrimento per la mente ma ieri anche per lo stomaco, nella biblioteca civica, in questo caso offerto dal frizzante gruppo Remix Menu che tra i volumi di filosofia e narrativa ha diffuso i sapori delle tradizioni culinarie più orientali.

L’assessore Frötscher

Tra gli intervenuti alla festa di compleanno anche l’assessore al sociale Stefan Frötscher: «I modi di questa bellissima festa spiegano come la funzione della biblioteca sia cambiata. Una volta era solo il libro, oggi ci sono i supporti multimediali e una serie di servizi che trent'anni fa non erano nemmeno immaginabili. Anche per questo, ottimo il lavoro fatto, ma il futuro sarà in una nuova sede adeguata. Ci stiamo lavorando, è un impegno che sento nei confronti di tutti i cittadini».

Una riflessione, invece, quella dell’ex vicesindaco Andrea Rossi, oggi consigliere comunale: «La biblioteca oggi necessita di standard non facilmente realizzabili. Ricordo i pomeriggi passati nella vecchia sede di via Cassa di Risparmio al tempo del Liceo: andavi a prendere un libro e lo riportavi, punto! Oggi parliamo con e di un altro mondo, dove la biblioteca si è trasformata in luogo d’incontro». Nel corso della giornata, centinaia i cittadini che hanno deciso di partecipare in vario modo ai festeggiamenti per i primi trent’anni della biblioteca.













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