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Merano, ogni cittadino produce 2 quintali di rifiuti residui all'anno

L’obiettivo del Comune: dimezzare la quota entro il 2030. Da gennaio la raccolta porta a porta dell'organico



MERANO. Ogni anno, ciascun meranese produce 200 chilogrammi di rifiuti residui. Sono quelli non recuperabili, ossia ciò che rimane dopo che si è completata ogni operazione di differenziazione dei rifiuti riciclabili e in particolare imballaggi in plastica e metallici, in vetro e tessuti. Una quota ben lontana rispetto ai criteri per il titolo di Comune “rifiuti-free” decretata da Legambiente - citata ieri dalla vicesindaca Katharina Zeller - nei quali la produzione pro-capite di rifiuti avviati a smaltimento è inferiore ai 75 chili. Zeller ha posizionato l’asticella: «Vogliamo dimezzare il peso di rifiuti residui pro-capite entro il 2030».

È questa la cornice entro la quale l’amministrazione comunale e l'Azienda servizi municipalizzati, all'insegna dello slogan “Meno sprechi, più valore”, hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione per rendere più sostenibile la gestione dei rifiuti. L'iniziativa è stata presentata dalla vicesindaca e assessora all’ambiente assieme al presidente di Asm Hans Werner Wickertsheim, a Petra Laner referente territoriale per l’associazione Plastic Free (e presidente del comitato di quartiere di Maia Bassa) e a Gianluigi Di Gennaro, docente, coordinatore della Rete delle scuole sostenibili di Merano. «Soprattutto la marea di materiali da imballaggio può essere ridotta in modo significativo attraverso acquisti più consapevoli, una maggiore separazione dei rifiuti e l'uso di contenitori riutilizzabili» ha detto Zeller. «Evitare, ridurre, riutilizzare, riciclare, compostare: questi sono i cinque passi per evitare i rifiuti in linea di principio».

E per contribuire a ridurre e differenziare dal 9 gennaio 2023 partirà a Merano la raccolta porta a porta dell'organico.

Nei giorni scorsi, il direttore Claudio Vitalini si è congedato dalla lunga esperienza alla Municipalizzata. La guida ad interim (si parla di circa un semestre, quello necessario all’indizione di un concorso per la ricerca di un nuovo direttore) della inhouse comunale, che oltre alla gestione dei rifiuti, per il Comune si occupa della rete idrica, dell’illuminazione pubblica e della rete fognaria, è in carico al presidente Wickertsheim, nelle vesti di amministratore delegato. Nel ruolo, evidenzia, costa alla collettività un terzo di quanto corrisposto al direttore. SIM

 













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