Miopia nell’età infantile, nuova terapia al Tappeiner 

Sanità. La cura a base di gocce di atropina si rivolge alla fascia di età fra i 6 e i 14 anni «È sempre più seguita negli ospedali a nord delle Alpi e contrasta l’acuirsi del difetto»



Merano. L’ospedale Tappeiner ha introdotto un’innovativa terapia volta ad arginare la miopia infantile. Si rivolge alla fascia di età compresa fra i 6 e i 14 anni e cerca di evitare il peggioramento del difetto visivo. L’innovazione arriva dall’Asia, dove c’è un’alta concentrazione di persone colpite da forte miopia e la tendenza è in aumento. La causa è da ricondurre, almeno in parte, al fatto che sempre più persone stanno poco all’aria aperta e aumenta il tempo dell’uso di smartphone e pc. Il 15% di tutti gli alunni di scuola elementare – lo si stima anche in Europa - sono già miopi e fino all’età di 25 anni lo diventa il 45%. Sono le cifre fornite dall’Azienda sanitaria a corredo dell’annuncio della novità in oculistica, aggiungendo che anche negli Usa e nel nord Europa già da anni si sta facendo ricerca per trovare una cura che possa arginare, almeno in età infantile, la miopia. «Nel caso di miopia il bulbo oculare cresce in lunghezza ed è un processo irreversibile. Da anni si sa però che una somministrazione a basso dosaggio di gocce di Atropina può bloccare questo processo di allungamento. Ciò significa che il bulbo oculare non cresce più in lunghezza e la miopia rimane così per lo più stabile, a differenza di quei bambini non trattati»: lo spiega Andreas Pichler, primario di Oculistica del comprensorio sanitario di Merano. «Persone affette da importante miopia - continua Pichler - hanno inoltre un rischio molto più elevato di contrarre gravi patologie dell’occhio, come il glaucoma, il distacco della retina e la macula degenerativa».

Gli studi.

Secondo quanto comunica l’Asl, se sussisteva un problema nel dosaggio ottimale di somministrazione di queste gocce, che devono essere costantemente instillate tutte le sere, ora degli specialisti di cliniche universitarie internazionali hanno trovato la soluzione. «Già da alcuni anni a questa parte, durante dei congressi nelle aree di lingua tedesca sono stati presentati degli studi scientifici particolareggiati che hanno riscosso grande successo e sono stati seguiti gradualmente da sempre più ospedali e cliniche in particolare a nord delle Alpi», osserva l’oculista Anita Niederhofer, che dall’estero ha introdotto questa terapia a Merano. «Ci atteniamo alle indicazioni dell’Associazione federale tedesca degli oculisti», aggiunge Pichler. «Naturalmente questa profilassi non viene impiegata su nessun bambino sano. Anzi, devono sussistere determinati fattori di rischio, come ad esempio la miopia dei genitori o la presenza di una miopia conclamata. Visitiamo il bambino e, qualora la terapia sia indicata, controlliamo regolarmente per almeno due anni se la cura ha sortito l’effetto desiderato. La terapia è di facile somministrazione, si tratta di gocce oculari allo 0,01% di Atropina, che devono essere instillate una volta al giorno prima di coricarsi; non contengono conservanti e vengono confezionate apposta per noi». I costi delle gocce sono a carico dei genitori: in farmacia il farmaco costa circa 14 euro mensili e dev’essere prescritto da un medico. Vengono trattati bambini di età compresa fra i 6 e i 14 anni ed è necessaria un’impegnativa del pediatra di base per ciascuna visita oculistica e di ortottica.













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