La protesta

Musica troppo alta in centro a Merano, in campo la Difensora civica 

Una residente si è lamentata dei decibel eccessivi ad un concerto di un paio di settimane fa sul Lungopassirio. Il sindaco Dario Dal Medico: «Le regole sono chiare: non si possono superare i 60 decibel. Revoca dell’autorizzazione a chi sgarra due volte» 


Massimiliano Bona


MERANO. Prime proteste, anche a Merano, per la movida in centro città. O meglio per i decibel (ritenuti) eccessivi che disturbano la quiete pubblica. L’ultimo caso in ordine di tempo è finito sul tavolo della Difensora civica, che ha chiesto lumi al Comune e alla Polizia locale e riguarda un concerto all’esterno di un locale sulla Passeggiata Lungo Passirio.

«Una residente che vive dall’altra parte del fiume - conferma il sindaco Dario Dal Medico - si è lamentata, un paio di settimane fa, per i rumori eccessivi a tarda sera. Nella circostanza in questione non era un problema di orario ma di decibel, che a quanto pare erano effettivamente troppo alti».

Sindaco, é normale che vicende di questo tipo finiscano sul tavolo della Difensora civica?

Non di regola. In questo caso avviene un confronto a 360 gradi sull’autorizazione rilasciata e sull’eventuale infrazione commessa.

Ma qual è la soglia da rispettare in termini di rumori?

Sono ammessi 60 decibel. Ma non sempre è facile stabilire - magari dalle finestra della propria abitazione - se questa soglia è stata superata o meno.

Ma a chi spetta fare le misurazioni?

All’esercente che deve essere in grado di monitorare i suoi stessi rumori anche a fronte di eventuali controlli della polizia locale. Che sono a campione ma sono regolari.

Ma è cambiato qualcosa, invece, per quanto attiene gli orari?

Il limite orario per fare musica è rappresentato dalle 23 nel weekend e dalle 22 durante la settimana. Tocca agli esercenti presentare domanda e ai vigili urbani rilasciare l’autorizzazione. Per singoli eventi, invece, si può arrivare anche a mezzanotte.

Nei casi come quello in questione cosa fa il sindaco?

Cerca di mediare. Bisogna cercare, da un lato, di garantire il diritto dei meranesi e degli ospiti a divertirsi, anche ascoltando buona musica all’aperto. Dall’altro, bisogna anche assicurare il diritto al sonno dei residenti e dei turisti che invece vogliono dormire ad una certa ora.

Ma se un esercente sgarra il Comune revoca l’autorizzazione?

Assolutamente sì. C’è sempre un primo avviso, un invito a rispettare le regole. Se poi le infrazioni si ripetono la polizia locale procede senza indugio. Serve buon senso da parte di tutti.













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