Nuova caserma dei pompieri, l’attesa costa  

Sinigo, la giunta ha ripreso in mano il progetto del 2002 ma si spenderà oltre un milione in più



MERANO. Sedici anni dopo l’abbandono della fase progettuale – ormai oltre la metà dell’opera – per via della scoperta dell’indisponibilità del terreno, il progetto di costruire una caserma dei vigili del fuoco a Sinigo torna improvvisamente d’attualità.

Nei giorni scorsi la giunta comunale ha deciso di riprendere i contatti con gli autori del progetto preliminare e di quello definitivo del 2002 e di affidare loro l'incarico di rivederli complessivamente in vista della realizzazione dell’edificio.

Sedici anni fa costruire la caserma dei pompieri di Sinigo e monte Franco sarebbe costato 2,1 milioni di euro, mentre adesso, complice anche la variazione di alcune normative, costerà il 50% in più, cioè 3,23 milioni. Un costo aggiuntivo sarà dato anche dal fatto che ora è obbligatorio prevedere una stima e una serie di lavori idraulici, per il semplice motivo che la caserma sarà costruita su un sedime a elevato rischio idraulico. Non dimentichiamoci infatti che Sinigo nacque a inizio dello scorso secolo a seguito della bonifica dei terreni paludosi di quella parte di Merano e che tutt’oggi, complice il progressivo abbandono delle misure per far scorrere o per aspirare l’acqua, quei terreni sono a rischio.

Nel 2002, viste le difficoltà di acquisto del terreno e il lungo iter necessario per l’esproprio, si preferì abbandonare il progetto e dare preferenza alla costruzione della caserma di protezione civile a Maia Bassa e a quella dei pompieri di Labers, opere che oggi sono entrambe completate.

A rielaborare il progetto saranno gli architetti Wilfried Menz e Claudia Gritsch, oggi come allora, mentre gli aspetti idraulico-sanitari saranno curati da Walter Malleier e la sicurezza in cantiere (oltre che la statica dell’edificio) dall’ingegner Bruno Marth. La rielaborazione del progetto per la costruzione della caserma dei vigili del fuoco di Sinigo costerà 144 mila euro. Tutti da verificare i tempi di costruzione della caserma, per consentire ai volontari di uscire dai container nei quali sono stati relegati dal 2003 fino a oggi, alle spalle del dopolavoro di Sinigo lungo la via Nazionale. (rog)













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