Parcheggio Kallmünz, il destino appare segnato 

Con l’installazione delle telecamere chi è senza permesso pagherà 81 euro L’ultima carta è il ricorso - al Consiglio di stato - contro la revoca della licenza 


di Giuseppe Rossi


MERANO. Potrebbero essere le telecamere di videosorveglianza a dire l'ultima parola sul futuro del parcheggio Kallmünz, l'area di sosta da 140 posti auto dentro le mura dell'omonimo castello situato alle spalle di piazza della Rena. Con l'installazione dei quattro portali per il controllo degli accessi dei mezzi a motore al centro storico, uno dei quali su ponte della Posta, le telecamere e il software per il riconoscimento ad esse collegato segnaleranno ai vigili tutte le vetture sprovviste di permesso, compresi quei clienti del parcheggio Kallmünz che parcheggiano senza avere un permesso d'accesso alla «Ztl». In questi giorni è in corso il montaggio delle telecamere, dalla prossima settimana saranno messe in funzione, ma gli automobilisti senza permesso di accesso saranno multati solo da inizio 2018. Fino a quella data chi supererà i varchi sarà solo avvisato della trasgressione con una lettera a casa. A questo punto il destino del parcheggio Kallmünz pare segnato. Da gennaio attraversare il ponte sul Passirio e parcheggiare dentro le mura del castello, oltre al biglietto di sosta costerà 81 euro di multa, forse troppo per un paio d'ore di sosta. Fino a oggi, nonostante esista una zona a traffico limitato sul ponte, sono i vigili con la loro presenza, a dover contestare il transito ed eventualmente a multare, un domani sarà una telecamera con riconoscimento della targa. Con questa scelta del Comune, che non si limita al solo ponte della Posta ma verrà esteso anche a corso Libertà da piazza Teatro, a via Passiria e a via Galilei, rischia di risultare inutile il ricorso pendente al Consiglio di stato presentato dal gestore del parcheggio contro la revoca della licenza per la conduzione del parcheggio firmata dal sindaco Rösch lo scorso anno, revoca già confermata dal Tar che aveva rigettato il ricorso dei ricorrenti. Ora l'unico appiglio, salvo colpi di scena al Consiglio di stato, per tenere aperto il parcheggio da parte del conte Mainhard Khuen, è quello di accettare la proposta del Comune, ovvero trasformare il parcheggio da 140 posti auto a rotazione in un parcheggio da 80 posti riservato ai residenti del quartiere Steinach e del centro.

Ma anche questa è un’incognita, visto che nessuno oggi è in grado di dire se quegli 80 posti siano tutti o anche solo in parte appetibili dai residenti, gli stessi che continuano a snobbare il parcheggio interrato sotto piazza Rena, da anni completato e con posti auto ancora da vendere. La storia del parcheggio Kallmünz in pieno centro a Merano e le diatribe giudiziarie che hanno interessato per oltre 25 anni le aule di tribunale del Tar e del Consiglio di stato hanno origini ancora prima, nel 1982 quando l'allora giunta decise di cancellare il parcheggio autorizzato anni prima dopo essere stato un vigneto, per trasformarlo in verde privato. Nel 1992 il Comune rilasciò la licenza per la conduzione del parcheggio, nel 2013 l'ordinanza del sindaco Januth di “demolizione” del parcheggio, atto confermato dal Consiglio di Stato nel 2015. L'ultima carta che fino ad oggi ha tenuto in piedi l'area di sosta è il ricorso del gestore contro la revoca della licenza del 1992, pendente al Consiglio di stato.

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