Parco di rione Marlengo “casa” dei disturbatori 

Incursioni notturne. Malumori tra i residenti per schiamazzi e musica a tutto volume Intanto il Comune installa un bagno hi-tech da 50 mila euro con chiusura anti-vandalismi


Noemi Comel


Merano. È il parco della città, il più esteso e il più frequentato. Ma ancora non ha un nome, sebbene ora sia stato dotato di un’infrastruttura che da tempo gli utenti richiedevano. L’inaugurazione del nuovo bagno pubblico all’interno del parco del rione Marlengo, ieri, ha dato occasione a più residenti della zona di esprimere i propri malumori rispetto agli schiamazzi serali e notturni che fanno da ostacolo al riposo. Una situazione già evidenziata, peraltro, anche dai meranesi che vivono a ridosso del parco Tessa, in via Ugo Foscolo, che la sera diventa punto di ritrovo per ospiti “indesiderati”.

Gli schiamazzi notturni.

Presente all’inaugurazione del bagno all’interno del parco, il comitato di quartiere – presieduto da Oscar Duso – non nasconde un certo disagio. «Ormai quando si fa buio il parco si popola di ragazzi che parlano a voce alta e ascoltano musica a tutto volume, anche se il cartello dice che il parco dovrebbe essere chiuso», riferiscono alcuni residenti della zona. «Se non fosse per il rumore che fanno la loro presenza non sarebbe un problema, è l’uso delle casse e di altri strumenti musicali a renderli così fastidiosi». Ben vista l’aggiunta di corse alla linea 6 della Sasa, frequentata da scolari e studenti. Tra le necessità ormai improrogabili, invece, quella di dare un nome a un’area verde altrimenti destinata a essere chiamata solo facendo riferimento al rione, nonostante si tratti dell’unico vero parco cittadino. Un segno di povertà culturale che, si spera, potrebbe essere aggiustato dalla commissione odonomastica promossa dall’amministrazione comunale.

Bambini al sicuro.

Che si tratti del mantenimento dell’attenzione sulle periferie cittadine o del riconoscimento di un bisogno dei frequentatori, il vicesindaco e assessore al decentramento Andrea Rossi il bagno installato nel rione lo vede come un importante sostegno all’igiene e un segnale di cura nei confronti del quartiere. Costato oltre 50 mila euro, il bagno è «un impianto sanitario tecnologicamente avanzato e privo di barriere architettoniche – spiega l’assessore al patrimonio Nerio Zaccaria –. Un sistema centralizzato regola i tempi di chiusura della porta, in modo da ridurre l’incidenza degli atti vandalici». Inoltre è dotato di un sistema sensoriale per il riconoscimento delle persone all’interno, per far sì che non si possa entrare quando già occupato. Dopo circa 15 minuti la porta sarà apribile anche dall’esterno, in modo tale che, soprattutto per i più piccoli, non ci sia il rischio di rimanere chiusi dentro. Gli interni non hanno spigoli, sempre per garantire la sicurezza dei bambini, e un tasto permette la chiamata d’emergenza in caso di bisogno. La toilette sarà accessibile con un contributo di 50 centesimi. Soddisfatti i residenti della zona: «Il parco è meta di tanti meranesi, lo dimostra anche il ricambio delle automobili nei posti disponibili nelle vicinanze». Da parte dei residenti l’augurio è che questa nuova struttura non sia danneggiata.

Residenti vigili.

Sul fronte dell’eventualità di vandalismi o di un utilizzo non opportuno dell’area, Rossi e Zaccaria chiedono ai residenti un atteggiamento vigile, venendo quindi incontro alle lamentele relative agli schiamazzi notturni. Recentemente sono state posizionate all’interno del parco anche delle nuove panchine, per far sì che soprattutto i genitori possano sedersi e prestare attenzione ai loro pargoli. Diversi genitori si ritengono molto soddisfatti dell’area anche grazie alla recinzione. «Ci piace venire qui, perché i nostri figli possono giocare in sicurezza. Ci sono anche gli alberi, più che altro per noi genitori, che possiamo sederci all’ombra e chiacchierare». Inoltre il sistema di irrigazione e fognario che fiancheggiava il parco è stato rimesso a nuovo: prima bastava un acquazzone perché dal tombino proprio davanti all’ingresso dell’area verde l’acqua uscisse e allagasse la strada. Attenzioni piccole, ma importanti per tutti coloro che nel rione Marlengo ci vivono.













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