Piazza S.Vigilio, le priorità sono parco e sicurezza 

Il nuovo direttivo al lavoro per riuscire a coinvolgere i residenti del quartiere Il presidente Penasa: «Cerchiamo di stimolare il senso di appartenenza»


di Simone Facchini


MERANO. Il comitato di quartiere piazza San Vigilio ci vuole provare. Malgrado la difficoltà a reperire candidati per le recenti elezioni e i dubbi diffusi sulla reale efficacia di questi organi di rappresentanza, il neoeletto gruppo crede nella possibilità di coinvolgere la gente del rione e di svolgere un ruolo di aggregazione. Il nuovo presidente è Giancarlo Penasa, che parla a nome del direttivo (nel box i nomi dei membri e le cariche). «Tra gli obiettivi che il comitato si è posto – spiega Penasa - vi è il raggiungimento di un maggiore coinvolgimento degli abitanti nella vita e nelle problematiche del quartiere, sviluppando un maggior senso di comunità e di appartenenza»

In quale maniera pensate di riuscirci?

«In primo luogo, rendendoci visibili e presenti sul territorio, concretamente. Abbiamo attivato un servizio di sportello pubblico tutti i primi lunedì del mese: dalle 19 alle 20, i residenti potranno presentarsi nella sala Ipes di Piazza San Vigilio per esporre ai membri del comitato proposte, segnalazioni e osservazioni. Inoltre organizzeremo attività diverse».

Per esempio?

«La mattina di questo sabato, 26 maggio, chiediamo a tutte le persone che hanno a cuore il quartiere di aiutarci a pulire il parco giochi che purtroppo non ottiene la cura che merita. Sarà un momento di impegno ma anche di aggregazione».

Quali sono le principali problematiche che affronterete ?

«Il problema più grande del quartiere è rappresentato dal parco giochi. Attualmente non è gestito, non ha custode, è sottodimensionato rispetto all’utenza potenziale e non svolge più pienamente la sua funzione in quanto ci sono persone che, “allergiche” a rispettare le regole e mancando una struttura specifica, lo utilizzano come area cani, la cui mancanza è un altro problema del rione».

Piazza San Vigilio è visto come un quartiere “difficile”. Quanto c’è di vero?

«Il degrado e il mancato rispetto delle regole sono un problema della società odierna che riguarda tutti. Di certo piazza San Vigilio non ne è esente».

Pare che la giunta stia trovando la quadra per poter mettere a disposizione più agenti di polizia municipale, destinandoli soprattutto ai quartieri.

«Da tempo sollecitiamo questa soluzione peraltro già messa in atto a Bolzano. Considerata la collaborazione e l’attenzione prestata dall'assessore al decentramento e vicesindaco Rossi auspico che il Comune, che utilizza notevoli risorse per abbellire la nostra città e supportare l’attività turistica, possa affrontare il problema della sicurezza nei quartieri, molto sentito soprattutto in quelli di periferia, con solerzia e misure adeguate. Siamo orgogliosi della bellezza di Merano, siamo orgogliosi di essere cittadini meranesi, ma lo vogliamo essere con tutti i diritti e a pieno titolo».

Da qualche mese, l’Upad ha in dotazione la sala Balzarini un tempo occupata dal disciolto circolo culturale San Vigilio. Avete già stabilito rapporti?

«L’Upad è una risorsa importantissima. Alla presenza del vicesindaco ci siamo incontrati con il responsabile Mauro Cereghini e un team di esperti per il progetto Metamorphosis, che si pone l’obiettivo di attuare iniziative socio-culturali che interesseranno sia i giovani sia gli adulti, e altri progetti per migliorare il quartiere. Presto ne avremo i risultati sotto forma di idee che l’amministrazione poi deciderà se fare proprie».

Altre attività?

«Sabato 26 maggio alle 15 l’Upad organizza la festa di primavera dedicata ai bambini di tutte le età con ritrovo in sala Balzarini e con giochi all’aperto. Un’altra occasione per stimolare il senso di appartenenza».













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