Merano. Sono iniziati in via Monastero i lavori di demolizione della villetta che ospitava la farmacia San Damiano, trasferita nel frattempo in via Goethe. La decisione dell’amministrazione comunale di non modificare le possibilità edificatorie dei terreni che corrono lungo via Hofer nel giro di cinque anni ha di fatto cambiato l’aspetto della strada.

Due delle tre villette che fino a cinque anni fa si trovavano lungo la strada alberata con i loro ampi giardini sono state abbattute e al loro posto sono sorti due condomini di ultima generazione, con i quali progettisti e costruttori hanno badato al sodo, cioè realizzare cubatura da vendere sul mercato immobiliare. Una scelta perfettamente in linea con le disposizioni fissate dal Comune.

Sta cambiando l’intero colpo d’occhio su una delle zone più ambite della città anche dal punto di vista residenziale. Si parla della villetta a due piani presente al civico 25 di via Hofer e della piccola palazzina che fa angolo con via Monastero, che fino ad alcuni mesi fa ospitava la farmacia. L’edificio fino a qualche giorno fa era completamente transennato, con lo spazio verde alle sue spalle ricoperto da erbacce.

Il periodo di emergenza coronavirus ha rallentato un po’ le cose, ma ora l’attività dei cantieri è ripresa e proprio qualche giorno fa è iniziata la demolizione della palazzina che ha una lunga storia radicata negli anni, visto che per almeno due decenni è stata la sede dell’allora Usl, quella che è oggi la direzione amministrativa del comprensorio sanitario dislocato all’ex Doblhof, a fianco del parcheggio dell’ospedale. Ma la caccia a nuovi terreni edificabili liberi da immobili o anche con immobili di dimensioni ridotte rispetto alla cubatura disponibile in questi ultimi anni ha riguardato che una parte di via Monastero, a poche centinaia di metri dall’ex sede Usl. Attualmente è in corso un lavoro di edificazione poco visibile, in quanto l’appezzamento di terreno utilizzato si trova in seconda linea rispetto alla via.

Alla prossima giunta toccherà il compito di rivedere il Puc e quindi decidere se continuare col blocco della creazione di nuove aree edificabili come accaduto negli ultimi dieci anni, fenomeno che porta con sé la caccia a edifici di piccole dimensioni in aree ad alta cubatura, o se invece disciplinare una crescita urbanistica pilotata sempre senza invadere il verde che circonda la città e che il Masterplan 2030 tutela. Non è un caso che a Merano, seppur lievemente, nell’ultimo periodo siano aumentati i prezzi al metro quadrato. E.D.