«Polizia sotto organico Servono 10 nuovi agenti» 

Il presidio del territorio. Il sindacato di categoria da anni denuncia la mancanza  di nuove forze al commissariato. Fra le cause principali la carenza di alloggi collettivi di servizio


Simone Facchini


Merano. «Il commissariato di Merano fa quanto può a fronte dell’attuale organico». Il sindacato della polizia denuncia da almeno cinque, sei anni la tendenza all’implosione della compagine meranese di Ps. Messo di fronte ai fatti delle ultime serate che parlano di parapiglia e scazzottate in centro, e prima ancora pure di un accoltellamento al parco della stazione, rilancia la denuncia di inazione. «Servirebbe una decina di nuovi giovani agenti, anche per avere una prospettiva» osserva Mario Deriu, segretario provinciale del Siulp.

Mansioni ed età media.

«È vero che in Alto Adige il quadro è più sereno rispetto ad altre realtà del territorio nazionale, ma è altrettanto vero che dove ci sono degli spazi si infiltrano gli effetti dei disagi sociali ed economici» afferma Deriu. La chiusura dei presidi della polstrada e della polizia di frontiera hanno tolto forze all’organico. E allo stato attuale il commissariato meranese può contare «su 42 unità, dispiegate per una serie di servizi che comprendono l’amministrazione, l’ufficio immigrazione, il personale che accoglie le denunce e ancora altre mansioni». Altro dato è l’età anagrafica media, che si aggira attorno ai 54 anni. «Non regge, a fronte di sollecitazioni per una maggiore presenza sul territorio, l’idea di trasferire sulla strada il personale con lunga anzianità di servizio. Serve un’iniezione di nuove forze».

Alloggi di servizio.

L’Alto Adige e Merano non sono certo in cima alla lista delle zone in cui l’apparato della polizia di Stato intende rafforzare la presenza. Ma c’è un motivo se nella scorsa legislatura l’amministrazione comunale ha aumentato di una decina di agenti l’organico della polizia locale aumentando la presenza “on the road”. Ma a quest’azione non sarebbe corrisposta, secondo Deriu, un impegno sufficiente della politica e delle istituzioni locali per far fronte alla situazione del commissariato meranese. «Non c’è stato grande impulso. Una delle motivazioni che limitano l’arrivo di nuove forze è l’assenza di alloggi collettivi di servizio destinati ai dipendenti di prima assegnazione per il periodo di prova che dura qualche mese. Le istituzioni locali – afferma Deriu - a mio avviso avrebbero margini di manovra, li hanno applicati nel procacciare personale per il sistema sanitario». Il riferimento è al patrimonio immobiliare a disposizione e a formule agevolate per gli affitti.

Risposte.

Nel frattempo in città ci si interroga sugli episodi che reclamano risposte agli episodi come quelli accaduti nei giorni scorsi. Il Covid accaparra la maggioranza bulgara delle attenzioni, ma altre situazioni reclamano interesse.

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