Ponte della Posta, meranesi divisi sui lavori in corso 

MERANO. Iniziati il 2 luglio, i lavori di sistemazione dell’attraversamento ciclabile di ponte della Posta, all’ingresso del parco Sissi, si protraggono ormai da un po’ di tempo. L’obiettivo è...


di Sara Martinello


MERANO. Iniziati il 2 luglio, i lavori di sistemazione dell’attraversamento ciclabile di ponte della Posta, all’ingresso del parco Sissi, si protraggono ormai da un po’ di tempo. L’obiettivo è fondamentalmente quello di aumentare la sicurezza dei ciclisti e di segnalare meglio l’ingresso alla zona a traffico limitato, eliminando al contempo le barriere architettoniche e congiungendo le piste ciclabili esistenti attraverso due attraversamenti dedicati (quindi interdetti al passaggio pedonale) e regolati da semafori.

«Finalmente», penseranno i ciclisti e i pedoni troppo spesso costretti a condividere pericolosamente il passaggio con loro. Ma nel frattempo qualcuno trova sconveniente l’affastellarsi di lavori stradali in punti tutto sommato vicini: «I cantieri sono troppo ravvicinati e spesso, come per via Roma e via IV Novembre, occupano le arterie della mobilità cittadina. Merano è piccola e piena di sensi unici, e in questo modo la viabilità ne risente ancora di più», commenta Ileana Albiero.

«Sbagliano spesso i tempi di realizzazione di queste opere, anche se è vero che di periodi “morti” non ce ne sono poi così tanti, qui c’è sempre qualche manifestazione che attrae turisti e cittadini verso il centro».

L’amica di Albiero, Cecilia Farlese, viene da Firenze ed è qui per una vacanza. Guarda Merano attraverso la lente di chi vive in una grande città: «Firenze è tutta un enorme cantiere da 3, 4 anni, per la tramvia. Certo, prima di arrivare a Merano non mi aspettavo di ritrovare altri cantieri, anche se più in piccolo».

Un altro passante è più critico, specialmente perché ha appena adocchiato per terra una grande pozzanghera di fanghiglia che occupa quasi tutto lo stretto passaggio pedonale: «Potevano evitare di fare dei lavori proprio qui, dove passano tantissimi turisti, proprio d’estate. Non è un bel biglietto da visita per tutti quelli che si dirigono verso Maia Alta o verso le passeggiate sul Passirio».

Al Café Elisabeth, Marco Bartolomei – che pure percorre il tratto incriminato ogni giorno – non ha sentito particolari lagnanze da parte degli avventori.

«Gli unici a lamentarsi – dice con un sorriso – sono i ciclisti, perché devono passare sulla strada o accontentarsi di dividere lo spazio coi pedoni. Ma sono anche quelli che sfrecciano giù dalla passeggiata, quindi un rallentamento è solo meglio».

Complessivamente stavolta i lavori non disturbano, nonostante qualche pedone, scendendo lungo il marciapiede di via Cavour, non si accorga del cantiere e svolti verso il ponte camminando sulla strada. E si concluderanno presto, come promette la ditta incaricata, restituendo a turisti e flâneur lo spazio adeguato, e finalmente sicuro, per le passeggiate in bici o a piedi.

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